INFORMAZIONE – Nuovi praticantati giornalistici, le candidature prendono quota

Prende quota la raccolta delle candidature ai nuovi praticantati giornalistici che si svolgeranno nell’ambito della redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, grazie ad appositi progetti e sponsorizzazioni organizzati dalla redazione stessa.
Il Presidente dell’Unione ha inviato due comunicazioni a tutti i Presidenti delle Comunità ebraiche italiane e a tutti i Consiglieri dell’Unione per segnalare l’opportunità, fissando il termine per la presentazione di una candidatura al giovedì 10 luglio e avvertendo che una valutazione tecnico professionale dei candidati potrà avere inizio nel corso del laboratorio estivo di lavoro giornalistico Redazione aperta, in programma a Trieste dal 14 al 25 luglio.
Le candidature possono essere inviate anche con un semplice messaggio di posta elettronica alla Segreteria dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (segreteria@ucei.it) e devono necessariamente essere corredate da una propria lettera di motivazione e da un curriculum. Ogni altra documentazione è da considerarsi facoltativa a miglior chiarimento delle esperienze e delle qualifiche del candidato e manterrà un carattere accessorio e documentativo.
Questa edizione di Redazione aperta, un tradizionale appuntamento per numerosi giornalisti, collaboratori ed esponenti del mondo della politica, della cultura e delle comunità, prenderà inoltre il nome di Eyan, Gilad e Naftali, i tre adolescenti israeliani assassinati da terroristi palestinesi negli scorsi giorni. Lo ha comunicato, in un messaggio rivolto ai colleghi della redazione, il coordinatore Informazione e Cultura dell’Unione, Guido Vitale, che ricorda come Redazione aperta sia sempre stato dai suoi inizi, fin dalla nascita di questa redazione giornalistica, un luogo di incontro e un laboratorio di formazione professionale per i giovani ebrei italiani. “In particolare quest’anno – aggiunge – con la partecipazione assieme alla redazione di nuovi giovani che chiedono formazione professionale giornalistica, dobbiamo proseguire con determinazione e coraggio il nostro lavoro. Il dolore di questi giorni deve donare nuove energie alla gioventù ebraica e chi lavora nelle istituzioni ebraiche deve impegnarsi come non mai perché fra i nostri giovani non prevalga lo sconforto e lo scoraggiamento. La nostra reazione alla violenza e alla prevaricazione, in Israele e nella Diaspora, è l’impegno ebraico. Compiere con consapevolezza, impegno, equilibrio il nostro lavoro è la nostra risposta di ebrei, di giornalisti e di cittadini, alle forze dell’odio”.

(2 luglio 2014)