“Da Vattimo nuove parole di odio verso gli ebrei e Israele”

“Non sorprende che Gianni Vattimo torni a cavalcare i peggiori stereotipi dei nostri tempi per affermare la propria ostilità nei confronti dello Stato di Israele. Un concentrato delle più nefande illazioni che non meriterebbe risposta se attorno a queste non si costruissero, con modalità che riteniamo inaccettabili, trasmissioni di successo e molto seguite dai giovani come La Zanzara. Dal popolo ebraico che da perseguitato si sarebbe fatto persecutore all’incitamento alla violenza nei confronti dei civili israeliani, dall’utilizzo strumentale della Shoah a difesa delle ragioni dello Stato ebraico alle accuse di contiguità con il fascismo rivolte ai leader dell’ebraismo italiano: i veleni di Vattimo non solo ci disgustano ma saranno oggetto di un nostro approfondimento per un’adeguata reazione”.
Lo afferma in una nota il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna a seguito di un delirante intervento del filosofo ed ex parlamentare europeo ai microfoni del programma di approfondimento condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24 (clicca qui per il link alla trasmissione).
Non è la prima volta che Vattimo e i suoi veleni trovano spazio su La Zanzara. Nell’ottobre scorso ad esempio, quando era ancora europarlamentare, si era detto scandalizzato “dall’uso spregiudicato che Israele fa della Shoah per giustificare la propria politica di oppressione nei confronti dei palestinesi”.
Parole immediatamente condannate dal presidente UCEI Gattegna, che aveva affermato: “Strumentalizzare, banalizzare la Shoah a fini politici è un crimine e come tale deve essere trattato. Su questo punto non sono possibili compromessi e ambiguità di alcun genere: l’Italia non può essere degnamente rappresentata da chi manipola e distorce fatti storici allo scopo di offendere e denigrare il comportamento dello Stato di Israele”.
Più recentemente Vattimo era stato protagonista a Torino, nelle aule dell’Università, della presentazione del libro “Israele: Terra, ritorno, anarchia” (Bollati Boringhieri, 2014) della professoressa Donatella Di Cesare. “Un libro che mi ha scosso – aveva affermato senza alcuna vergogna – perché c’è una cosa che mi offende e mi mette in imbarazzo: passo per un antisemita sfrenato perché mi sono opposto a Israele”.

(16 luglio 2014)