Informazione – Cultura in piazza

festmantovaUna stagione per la cultura in piazza. Si apre raccontando come libri e letteratura si proiettino a protagonisti dell’autunno italiano l’edizione internazionale di Pagine Ebraiche della prima settimana di settembre e del mese di Elul, l’ultimo del calendario ebraico verso Rosh Hashanah. Focus sul Festivaletteratura di Mantova (nell’immagine) che dal 1997 trasforma la città lombarda nella capitale della parola scritta e della sua celebrazione, tra incontri con autori, conferenze, reading, ma anche concerti e atmosfere, con un’attenzione alla cultura ebraica sempre ben evidente in un programma ricco di appuntamenti (quest’anno tra l’altro con lo storico britannico Simon Shama, il fumettista francese David B., lo scrittore Andrè Aciman).
A festeggiare la stagione della cultura anche il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, con il dossier speciale Lingue e linguaggi e la distribuzione speciale di copie non soltanto a Festivaletteratura, ma anche a Pordenonelegge e Torino spiritualità in programma in queste settimane, che vedranno anche lo svolgimento della Giornata europea della Cultura ebraica il 14 settembre (per i lettori internazionali tanti approfondimenti dedicati alla manifestazione giunta alla quindicesima edizione sul prossimo numero).
Settembre non soltanto mese della cultura: c’è il cinema, con il direttore Guido Vitale che ricorda nel suo editoriale la Mostra di Venezia, con la premiere di “Tsili” ultima pellicola del regista israeliano Amos Gitai.
Per tutti gli appassionati questi sono poi i giorni del ritorno in grande stile del campionato di calcio: e così se l’antipasto ghiotto della giornata di apertura della Serie A 2014-2015 è stato il match Roma-Fiorentina, l’occasione è quella di raccontare di un’altra partita che ha visto contrapposti Viola e Giallorossi tanti e tanti anni fa. Era il 1946 e l’allora tredicenne rav Vittorio Della Rocca o il morè, come è conosciuto nella sua Roma, riceveva per il suo Bar Mitzvah il regalo più grande per un tifoso di cuore, che quattro anni prima aveva sfidato le leggi razziste sgattaiolando nello stadio per festeggiare il primo scudetto della sua beneamata: un biglietto per seguire in trasferta la squadra proprio nel capoluogo toscano. Ed è proprio calcio la parola italiana della settimana spiegata nella rubrica “Italics – The Italian Word of the Week”.
L’agosto appena chiuso ha segnato un altro anniversario degli accadimenti degli anni bui: quello del censimento degli ebrei d’Italia realizzato da fascismo con zelo poco estivo nel 1938.
Ed è anche un richiamo contro gli odi e i fondamentalismi di oggi che si affacciano prepotenti nel mondo e sembrano riacutizzarsi anche in Europa il messaggio inviato dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna al ministro Federica Mogherini in occasione della sua nomina ad Alto rappresentante della politica estera per l’Unione europea.
Se la lingua principale di Pagine Ebraiche International Edition rimane l’inglese, yiddish del XXI secolo, continua il viaggio di Bechol lashon attraverso la ricchezza linguistica che il mondo ebraico italiano ha da offrire: questa settimana il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino racconta in portoghese il contributo della tradizione ebraica al pensiero politico e alle sue istituzioni.
E parla ancora una volta dell’incontro tra mondi e culture che non smettono di cercare il dialogo con l’altro Angelica Edna Calò Livne, fondatrice dell’Associazione culturale Beresheet Lashalom, che offre una testimonianza dalle settimane di crisi da cui sta uscendo Israele e della voglia di incontro che non si spezza neanche nei momenti difficili.

Rossella Tercatin

(4 settembre 2014)