Un impegno concreto contro l’antisemitismo

rassegna“Un’iniziativa finalizzata a rendere vane le minacce di chi ancora oggi propugna odio e discriminazione. Un impegno concreto a beneficio della collettività in un momento in cui antichi pregiudizi mai del tutto sradicati tornano a manifestarsi in modo sempre più inquietante nelle nostre società progredite e democratiche”, così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha annunciato il progetto Antenna antisemitismo, promosso dall’UCEI e dal Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano. “Italy’s top Jewish council creates anti-Semitism hotline”, titola tra gli altri Haaretz.

C’è lo spettro dell’antisemitismo, come scrive Libero, anche nelle fiamme divampate in una sinagoga di Anderlecht, già nel mirino di un attacco condotto con molotov nel 2010. Un episodio inquietante che arriva nelle stesse ore in cui il museo ebraico di Bruxelles ha riaperto le proprie porte dopo l’agguato mortale degli scorsi mesi.

Sempre più incalzante l’ipotesi di un attacco di terra americano per fermare l’avanzata dell’Isis. Federico Rampini di Repubblica riporta la notizia e cerca di disegnare lo scenario futuro. La Casa Bianca ha subito frenato, parlando di una possibile ma non ancora inevitabile azione. Rampini ricorda il passato della guerra in Vietnam: “Di fronte a Obama c’è uno spettro: ‘mission creep’, il termine con cui dal Vietnam in poi si designa lo slittamento progressivo delle missioni militari, dall’invio di consiglieri al coinvolgimento di forze sempre più consistenti”. Maurizio Molinari de La Stampa ricostruisce la strategia dello Stato Islamico: “L’unità delle truppe jihadiste da Gibilterra alla Filippine, e una disposizione tattica in Iraq e Siria per sfuggire ai raid: sono le mosse con cui Abu Bakr Al Baghdadi, Califfo dello Stato Islamico (Isis), risponde alla coalizione di Barack Obama lasciando intendere di pianificare una lunga guerra su più fronti. L’unità jihadista è il risultato più importante per AI-Baghdadi, che lo scorso anno si è ribellato al leader di Al Qaeda Ay-man al Zawahiri scegliendo in Siria di sfidare Jubat al Nusra, emanazione diretta della centrale afghano-pakistana”. Intanto le diramazioni di Al Qaeda nella Penisola Arabica e Al Qaeda nel Maghreb Islamico hanno offerto un patto di alleanza ad Al-Baghdadi, invitando a “cessare di ucciderci l’un l’altro per unirci contro la campagna americana e la diabolica coalizione che ci minaccia”. Sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella lancia un monito sulla drammatica situazione dei cristiani in Oriente, “A rischio duemila anni di storia”, descrivendo il desolante quadro delle macerie delle chiese distrutte e saccheggiate. “Erano il 15 per cento della popolazione, i cristiani, in Siria: nel 2050, spiega il World Christian Database dell’Università di Oxford, saranno ridotti (se non va peggio) all’1,32”, numeri che destano preoccupazione.

A Milano inaugurata la mostra, a Palazzo Reale, dedicata a Marc Chagall con 220 opere, delle quali molte inedite in Italia. Roberta Scorranese sul Corriere della Sera parla di “raffinatissima scelta” ed esalta le raffigurazioni di scene rubate al quotidiano: “Una coppia a tavola, un rabbino, le galline che passeggiano per le strade dissestate. Sta qui la poesia di quello che l’amico poeta Blaise Cendrars definirà un genio, spaccato come una pesca”. Su La Stampa, l’intervista alla curatrice Claudia Zevi che rivela il dietro le quinte dell’esposizione: “La mostra è costruita con criterio cronologico e con tutti i periodi della sua arte dal 1908, in Russia, fino alle ultime opere monumentali Anni 80. Lo scopo è dimostrare la sua modernità e contemporaneità. Al cambio del secolo parecchie avanguardie sono risultate datate, mentre lui offre una chiave di lettura e un discorso culturale validi ai giorni nostri. È un grande poeta, universale, come dimostrano anche gli scritti”.

Polemica in corso dopo la proposta di intitolare una strada di Roma alla giornalista-scrittrice Oriana Fallaci. La Repubblica riporta le parole del consigliere Ncd Marco Pomarici, dopo il no del Comune: “Tutto ciò che ha scritto la Fallaci dopo l’11 settembre si sta avverando. Il Pd, dilaniato al suo interno, si è ritrovato unito però nel votare contro un documento che esprime il pensiero della maggioranza dei cittadini”.

L’edizione romana del Corriere della Sera annuncia l’incontro di stasera (al Palazzo della Cultura, ore 19) con il coreografo israeliano Yossi Berg, evento conclusivo del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica.

In uscita oggi il nuovo libro di Giampaolo Pansa “Eia Eia Alalà” (ed. Rizzoli), nuovo romanzo sull’Italia durante il ventennio di Mussolini. “Una delle figure più tragiche del libro- spiega Pansa in un’intervista al Giornale- è Aldo Finzi. Di origine ebraica, aviatore, fascista della prima ora, poi messo ai margini e fucilato alle Fosse Ardeatine”.

Rachel Silvera
@rsilveramoked

(17 settembre 2014)