…didattica

Come posso trasmettere la Shoah alle generazioni del futuro?
È una domanda che si fanno molti. Provo a rispondere facendo un’altra domanda: come si fa oggi, con le forme della didattica in continua evoluzione, a proporre un percorso di riflessione storica, che abbia la capacità di far scoprire il fascino della ricerca, dello smontaggio e la rimessa in serie di documenti (visuali, sonori, scritti, elettronici, informatici…)? Lo dovremmo chiedere preliminarmente a chi si occupa di scienza dell’educazione, abbandonando l’idea che sia sufficiente “mostrare”. Insomma smettere di pensare che sia l’esperto di storia contemporanea a fornirci un prodotto soddisfacente; a questo possiamo chiedere di valutare i documenti, ma poi si tratta di pensare una “narrazione”, di mettere in piedi uno storytelling e lì ci vanno altre competenze, altre sensibilità capaci anche di mettersi in ascolto e di saper lavorare sulla lunghezza d’onda del linguaggio dei fruitori potenziali.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(12 ottobre 2014)