“La sentenza della Consulta rende giustizia alle vittime delle persecuzioni”

“La storica sentenza emessa ieri alla Consulta ha sancito la incostituzionalità delle norme italiane che impediscono alle vittime del nazismo di agire in giudizio, in sede civile, contro la Germania per ottenere risarcimenti. Quindi il principio dell’immunità degli Stati non opera se questi si sono macchiati di crimini di guerra e contro l’umanità o di atti lesivi dei diritti fondamentali inviolabili garantiti dalla Costituzione italiana”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna sulla sentenza emessa ieri dalla Corte Costituzionale.
“Una sentenza esemplare, di grande valore morale – sottolinea Gattegna – che rende giustizia alle vittime delle persecuzioni e dei genocidi e ai loro discendenti. Una sentenza che costringe tutti gli stati a confrontarsi e a rispettare i valori contenuti nella carta fondamentale che l’Italia volle darsi nel 1948 dopo la definitiva disfatta delle dittature fascista e nazista che avevano adottato il razzismo e il sistematico sterminio di intere popolazioni come pratica di conquista e di asservimento”.
“Questa sentenza – conclude Gattegna – costituisce un ulteriore passo verso la libertà e l’eguaglianza di tutti gli esseri umani e per eliminare qualsiasi ostacolo al corso della Giustizia.