Collana “La mia Torah” – Shemot svelato ai più giovani

shemotAnche per i più giovani lettori lo studio e la lettura biblica tornano cosa viva, attraverso approfondimenti e percorsi che traggono origine dall’inesauribile patrimonio ebraico del Midrash, ma anche giochi ed esercizi. È ora finalmente disponibile il secondo volume della collana La mia Torah, dedicata al Libro di Shemot curata dalle insegnanti romane Anna Coen e Mirna Dell’Ariccia e realizzata con il contributo del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La pubblicazione, che era stata annunciata già in primavera nel dossier speciale di Pagine Ebraiche “Leggere per crescere” e presentato in anteprima dalla redazione e dal Dec alla Bologna Children’s Book Fair nell’incontro intitolato “L’editoria per l’infanzia e la conoscenza della Bibbia secondo la tradizione ebraica – La lettura infinita” aveva suscitato l’attenzione e l’apprezzamento di docenti, pedagogisti ed editori internazionali. Ora il libro, grazie al supporto di distribuzione della casa editrice romana Sovera, è disponibile nelle migliori librerie, ma anche, al prezzo scontato di 13,60 euro, nelle librerie online di Amazon e ibs dove il lettore può procedere immediatamente all’ordinazione con consegna a domicilio.
“Shemot” fa seguito alla pubblicazione, avvenuta tre anni fa, dell’apprezzatissimo primo volume della serie, ovviamente dedicato al Bereshit, il primo Libro della Torah, che il giornale dell’ebraismo italiano aveva presentato a suo tempo con un ampio ritratto dedicato alle autrici e alla loro opera. Già nel 70 E.V., dopo la distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme, una legge ordinava agli ebrei “che ai bambini si debba insegnare a leggere, e debbano imparare le leggi e gli atti dei loro antenati, così che possano imitarne i comportamenti, e conoscendo a fondo le leggi, non possano trasgredirle né avere alcuna scusa per non conoscerle”. Da sempre il primo libro su cui studiare, per gli ebrei, è la Torah: sulle sue lettere, sulle sue pagine e con le sue storie sono cresciute innumerevoli generazioni.
In ebraico scuola si dice Bet-Sefer, casa del libro, a indicare che non può esserci scuola senza libro, né libro senza scuola, e che insieme possono formare una casa. Analogamente in Italia si diceva “andare a scola” per intendere andare alla sinagoga, dove si pregava ma anche si studiava: la sinagoga era la casa dello studio. L’approccio ebraico al mondo dell’infanzia restituisce ai bambini una posizione centrale, una collocazione fatta di impegno, di tempo e di costanza, di fiducia nel futuro che rappresentano. I bambini non sono relegati in un angolo, non si resta ad aspettare che crescano, bensì tutto è diretto a cercare di portarli a entrare a pieno diritto nella vita attraverso i principi, le idee, le regole della tradizione. Per fare ciò il mezzo privilegiato dal cosiddetto Popolo del Libro è, ovviamente, la lettura. E lo studio.
la mia toraShemot è la nuova uscita di una collana il cui primo volume – quel Bereshit uscito qualche anno fa su cui hanno lungamente lavorato Anna Coen e Mirna Dell’Ariccia – è già in uso nelle scuole ebraiche italiane. La pubblicazione porta come sottotitolo “Lettura dinamica con cenni al Midrash, approfondimenti, giochi e attività”, la chiave di spiegazione della scelta di impostare il testo mantenendo la suddivisione in Parashot, raccontandole con aggiunta di molte citazioni e modulando per ognuna di esse una serie di attività e spunti didattici utilizzabili da alunni di diverse fasce di età e diversi livelli di conoscenza. Il volume è introdotto da due testi di rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e di rav Giuseppe Momigliano, presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana. Rav Della Rocca, in particolare, augura “che questo libro, uno strumento educativo nuovo e stimolante, acquisti il posto che si merita nelle mani dei nostri bambini, dei loro genitori e dei loro insegnanti e che proprio i bambini proseguano nel loro percorso di costruzione del Popolo a partire dalle loro Famiglie, dalle Scuole e Comunità, in uno studio della Torà sempre più approfondito”.
Rav Momigliano, invece, ricorda che “Un detto del Talmud, a nome di R. Yeudah Nesià, afferma che il mondo si mantiene grazie al fiato dei bambini che studiano la Torah; questa affermazione ci ricorda quale valore spirituale abbia lo studio della Torah nell’infanzia, quale importanza essenziale esso rivesta nella formazione dell’identità dell’ebreo e quanto grande sia il bene che possono portare al mondo intero le persone cresciute conoscendo fin da piccoli le parole della Torah, con l’amore e la spontaneità di sentimenti che caratterizzano le prime età della vita. Questo detto ci riporta anche alla grande responsabilità che abbiamo nel dedicare massima attenzione al metodo e agli strumenti didattici che utilizziamo per avvicinare i bambini allo studio della Torah.” E continua: “Sono certo che le spiegazioni, le illustrazioni, i giochi didattici che caratterizzano questo testo, susciteranno nei ragazzi attenzione, curiosità e impegno; possano le loro liete voci riempire le nostre scuole ebraiche e le aule di Talmud Torah di tanto
‘fiato’, che porti Berachà Veshalom, benedizione e pace, al popolo d’Israele e al mondo intero.”

(Nelle immagini la copertina di Shemot e, nella foto di Pagine Ebraiche più in basso, le due autrici della collana, Anna Coen e Mirna Dell’Ariccia, ritratte nella redazione giornalistica UCEI mentre mostrano il volume dedicato a Bereshit‎.)

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(31 ottobre 2014)