Informazione – International Edition I media e la demenza digitale

ishot-296“Di fronte all’enorme ondata di degrado della dignità della persona, di linguaggio aggressivo, di volgarità e anche di pura imbecillità, i grandi quotidiani italiani stanno seriamente cominciando a pensare di limitare o di impedire la possibilità del pubblico di scrivere liberamente i propri commenti sui loro siti”. È una preoccupazione forte, quella rilevata dal direttore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale nel suo consueto appuntamento settimanale It Happened Tomorrow. “Controllare, archiviare, talvolta denunciare le innumerevoli stupidaggini prodotte da un piccolo gruppo di grafomani aggressivi costa denaro ed energie e svilisce l’autorevolezza del prodotto giornalistico. Gli ebrei italiani hanno sempre rappresentato un elemento importante di intelligenza, moralità e buon uso delle innovazioni tecnologiche. Sarebbe un peccato se questa volta rimanessero indietro e perdessero una grande occasione di costituire un esempio positivo e di esercitare la propria intelligenza”.

Per i lettori di Pagine Ebraiche International Edition anche la notizia del lancio del marchio di kasherut nazionale K.it che si propone di unire la qualità del Made in Italy con la garanzia delle norme previste dalla legge ebraica. Grande l’interesse riscosso dal progetto sia in termine di adesione delle aziende che alle fiere di settore, come il Kosherfest di New York.

Per la prima volta il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah apre al pubblico in via permanente, con una mostra dedicata a “Torah fonte di vita”, un approfondimento legato alla tradizione ebraica e al suo permeare la quotidianità di ciascuno tanto nella dimensione pubblica quanto privata, con uno sguardo al rapporto dell’ebraismo con i suoi testi fondamentali.

Ha visto la partecipazione di molti leader ebraici la celebrazione della festa di Chanukkah che si è svolta a Roma in occasione dell’accensione della settima candela della ricorrenza: tra loro l’ambasciatore d’Israele Naor Gilon, il presidente dell’UCEI Renzo Gattegna e il presidente della Comunità della Capitale Riccardo Pacifici.

Due fratelli, due destini diversi nell’influenza della storia del popolo ebraico: sono Giuseppe e Giuda i protagonisti della riflessione del rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino, che firma la rubrica Bechol Lashon, questa settimana in lingua portoghese.
“Tradurre è tradire”. È “traduzione” è la parola italiana della settimana spiegata ai lettori internazionali, i suoi vantaggi ma anche ciò che inevitabilmente si perde non leggendo in lingua originale. Con uno sguardo a un progetto importante intrapreso in America: una nuova traduzione dell’opera integrale di Primo Levi.

“Quando sette anni fa mi diedero il mio numero di carta di identità israeliana (Teudat Zehut) non avrei mai immaginato che sarebbe diventato il più pronunciato della mia vita in Israele”. Daniela Fubini, nella sua rubrica Double Life, racconta un’altra pagina della sua esperienza di olah italiana nello Stato ebraico.

Rossella Tercatin

(29 dicembre 2014)