Negazionismo, Gattegna: “Nuova legge pagina importante”

Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

Con l’approvazione al Senato della legge che modifica l’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale e considera un’aggravante di tali crimini la negazione della Shoah, si scrive una pagina importante nella storia del nostro Paese. Un provvedimento che costituisce un baluardo per la difesa della libertà di tutti, mirato a colpire i falsari che tentano di negare la Shoah, di offenderne le vittime e di colpire chi difende il valore universale della Memoria.

La norma è il frutto di una lunga collaborazione tra le istituzioni e le Comunità ebraiche e porterà all’attuazione anche in Italia della Decisione Quadro Europea 2008/913/GAI, che obbliga gli Stati membri a combattere e a sanzionare penalmente certe forme ed espressioni di razzismo, xenofobia e dell’istigazione all’odio.

L’impegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma, è stato quello di predisporre assieme al Parlamento un disegno di legge che non configuri un reato d’opinione, ma vada a colpire atti lesivi della dignità umana. Su questo principio si fonda il testo di legge approvato al Senato, che costituisce un argine contro chi vuole distorcere la Storia al fine di seminare odio e antisemitismo. Uno strumento normativo che non si sostituisce, bensì integra il ruolo fondamentale dell’educazione, l’unica azione in grado di prevenire che le nuove generazioni vengano avvelenate da versioni strumentalmente alterate dei fatti storici.

A testimonianza della necessità e dell’importanza di introdurre una legge che punisca il negazionismo, arrivata dopo anni di dibattiti e approfondimenti, il largo sostegno ottenuto oggi dal provvedimento da parte di tutto l’arco parlamentare, dimostrazione di come siamo di fronte a una lotta che non ha bandiere politiche ma che coinvolge tutta la società italiana. Non è un caso, infatti, se i primi firmatari del Disegno di legge siano Silvana Amati, senatrice del Partito Democratico, e Lucio Malan, senatore di Forza Italia, cui si sono aggiunti molti altri parlamentari appartenenti a diversi schieramenti politici a cui va la gratitudine degli ebrei italiani per l’impegno dimostrato nel portare avanti questa battaglia.

Un sentito apprezzamento anche al presidente del Senato Piero Grasso, il quale ha espresso più volte la necessità di adottare questa legge, disponendo che il progetto fosse esaminato senza ritardo dal Parlamento.