Qui Gerusalemme – Seminario Ye’ud La sfida del Meridione

yeProseguono gli incontro di Ye’ud, il future leader training organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con la partecipazione della World Zionist Organization e al quale partecipano giovani ebrei italiani da Firenze, Trieste, Milano, Torino e Roma.
Primo ospite di giornata è il rav Pierpaolo Pinhas Punturello, tra i protagonisti del risveglio d’interesse verso l’ebraismo nell’Italia meridionale. “L’ebraismo del Sud Italia è una risorsa e una delle grandi sfide di questi anni” introduce l’ospite il rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e Cultura UCEI. La lezione del rav Punturello è dedicata alla frase della Torah “Lo tov”, che significa “Non è bene”.
Il rav spiega come questo verso sia contenuto sia nella parasha della Genesi nella quale D-o dice che non è un bene che Adamo sia senza una donna e crea dunque Eva sia quando nell’Esodo Yitro spiega a Mosè che non è un bene che sia l’unico giudice del popolo ma che invece dovrebbe circondarsi di colleghi di valore, che odino il lucro, sinceri e che temano D-o. “Cosa vuol dire dunque ‘lo tov’? – sottolinea il rav – Significa che un bravo leader non può governare solo ma deve circondarsi dagli altri”.
A intervenire è quindi lo psicologo Dan Wiesenfeld. “Quello che mi preme trasmettere – spiega l’ospite – è che le persone capiscano come i giochi con cui metto alla prova i giovani del corso non siano modalità superficiali e che, se fatti con il giusto criterio, possono veramente toccare temi profondi e far conoscere meglio quali siano gli schemi mentali che ci portano nella vita a fare errori sistematici”.
Ye’ud si sposta poi nel cuore di Gerusalemme, prima sul Monte Herzl e poi nella città vecchia. Ad essere visitati sono il cimitero dei soldati israeliani e il monumento alle vittime del terrorismo. Il gruppo è poi guidato alla scoperta dei tunnel sotterranei del Muro del Pianto.
La serata – accompagnati da rav Roni Klopstock, docente della Yeshivat Hakotel – si conclude con la visita ai Quattro Templi Sefarditi, le quattro sinagoghe racchiuse l’una dentro l’altra degli ebrei di origine sefardita. All’interno dell’edificio si trovano la sinagoga Yochanan ben Zakai, la Istambuli, la Eliahu Ha’navi e la Emtsai. “Poco prima di morire rav Ovadia Yosef è venuto proprio qui per trasmettere al figlio la propria investitura”, ci spiega rav Klopstock.

Rachel Silvera @rsilveramoked

(12 marzo 2015)