Wagenbach, editore indipendente

Schermata 05-2457160 alle 12.12.43Fra i tanti spunti preziosi che il Salone del libro di Torino ci ha offerto quest’anno, un piccolo segno di intelligenza, la mostra dedicata al cinquantesimo anniversario dell’editore indipendente berlinese Klaus Wagenbach, mi è rimasto nel cuore.
Ricordo Wagenbach al lavoro nel suo studio in una Berlino ancora ferita dal Muro. Un incontro che a distanza di quasi trent’anni è rimasto vivo per il suo calore, l’amicizia e il profondo amore di questo grande editore tedesco per la cultura ebraica e per la cultura italiana. Sembrava quasi che Klaus avesse ereditato da Franz Kafka, di cui è stato uno dei massimi studiosi, tutta la profonda sincerità dello scrittore praghese.
Nella mostra appare un’immagine indimenticabile: Wagenbach tiene l’orazione funebre per il collega Giangiacomo Feltrinelli. Il suo racconto di quel giorno ci offre un ritratto dell’Italia di allora e una misura del coraggio di molti editori del nostro paese: “Nel 1972 il mio amico Giangiacomo Feltrinelli morì in circostanze davvero oscure. Durante il funerale, il Cimitero Monumentale di Milano era circondato da un esercito di poliziotti e di mezzi pesanti. Dei suoi colleghi editori, presso i quali fino a qualche tempo prima aveva goduto di grande stima, si erano presentati solo in due. Toccò così a me improvvisare l’orazione funebre…”.

gv

(17 maggio 2015)