Parco di San Giovanni,
un luogo riscoperto

parcoVarcare la soglia del parco di San Giovanni vuol dire abbracciare un mondo di suggestioni e significati profondi. È qua infatti che sorse a inizio Novecento un ampio complesso manicomiale, all’interno del quale si trovò a operare Franco Basaglia, artefice della legge che, nel 1978 e nel suo nome, avrebbe sancito la chisura definitiva dei manicomi in Italia ponendosi a superamento della logica dell’internamento e della segregazione.
È in questo luogo carico di significati, oggi riqualificato a punto di incontro per tutta la città, che la redazione si è trovata ad operare più volte in questi giorni. Un vero e proprio quartier generale, per accogliere gli ospiti di Redazione Aperta e per scambiarsi pareri e informazioni sulle diverse sessioni di lavoro.
Sosteneva Basaglia: “Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell’individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell’internamento”.
La struttura psichiatrica triestina fu una delle prime ad essere smantellata. Le vie della città si aprirono ai malati e lo spazio di San Giovanni si aprì ai cittadini. Oggi quest’area è in continua evoluzione e i vari edifici sono sedi di laboratori di imprenditoria sociale, di attività assistenziali e creative, di proposte culturali e di alta formazione. La direzione scelta tende verso innovazione e sviluppo al fine di rendere uno spazio chiuso un luogo di comune scambio di idee e intenti.
Genio e follia costituiscono un binomio solo apparentemente perfetto che lo stesso Basaglia tende a superare con il proprio operato per dimostrare che non sono nient’altro che due componenti che fanno parte del più generale ecosistema che si chiama società. E come dal manicomio il malato doveva uscire per guarire stando a contatto con la società, così dovrebbe fare il presunto “normale” cittadino: lasciare la città per un luogo con ritmi ed equilibri diversi per fermarsi a pensare, riflettere, ragionare.

Alice Fubini

(22 luglio 2015)