Nel nome di Donato Manduzio

IMG-20150730-WA0007San Nicandro Garganico. Una cittadina nell’entroterra alle porte del Gargano nella quale, come noto, nel corso della prima metà del secolo scorso è fiorito un movimento ebraico unico nel suo genere. In poche parole un signore di nome Donato Manduzio impara a leggere, legge la Bibbia e decide di comportarsi in conformità alle regole della Torah. Tutto molto semplice se non per il fatto che settanta persone lo seguono nella conversione all’ebraismo e nella aliyah in Eretz Israel. Restano quattro donne, e, sotto la guida di Lucia Giordano, si riforma un nuovo gruppo che mantiene le antiche tradizioni. Ho semplificato in poche righe un argomento sul quale hanno scritto storici di diverse università nel mondo. Oggi la comunità sannicandrese, come detto in altre occasioni, vive intorno al suo tempio. Mercoledì scorso è stato celebrato tra l’altro un matrimonio. Negli ultimi anni anche la cittadinanza sannicandrese ha preso coscienza della portata di questo fenomeno, unico nel suo genere, e già in diverse occasioni il sindaco Pier Paolo Gualano ha partecipato ad eventi organizzati nel territorio comunale.
Ieri il comune di San Nicandro Garganico ha dato un riconoscimento formale alla straordinaria persona che è stata Donato Levi Manduzio z”l intitolando a lui una piazza in prossimità del tempio e dei locali della comunità. Presenti all’evento, oltre al sindaco, autorità civili e militari, il rabbino capo di Napoli rav Umberto Piperno, rav Pierpaolo Punturello. Una storia che potrebbe sembrare una bella favola ma che invece è una realtà che vuole consolidarsi.
Una realtà che, torno a dire, non la si può capire se non la si vede coi propri occhi.

Gadi Piperno, coordinatore UCEI delle attività per gli ebrei lontani e progetto meridione

(31 luglio 2015)