Firenze blindata per Bibi

rassegnaArriverà domani in Italia il premier israeliano Benjamin Netanyahu. La sua visita inizierà dall’Expo di Milano, dove, scrive oggi Libero, sono già state dispiegate le misure di sicurezza adeguate e proseguirà a Firenze. La città, riporta il Corriere Fiorentino, sarà blindata ma le polemiche sulla sua presenza non sono tardate ad arrivare: l’associazione Firenze per la Palestina ha diramato un comunicato nel quale si legge: “Invitiamo la Firenze antifascista e antirazzista ad esprimere il 28 agosto il proprio dissenso alla visita di Netanyahu, ma anche per chiedere la fine dell’occupazione in Palestina”.

Gentiloni: “Sui profughi l’Italia fa il suo dovere”. Mentre il tema dell’emergenza migranti resta centrale sulle principali testate quotidiane, a prendere la parola è il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che, rispondendo alle sollecitazioni della cancelliera tedesca Merkel e del presidente francese Hollande, dichiara al Corriere della sera: “L’Italia fa quel che deve e anche molto di più, salvando decine di migliaia di vite umane e accogliendo i profughi”. Il ministro prosegue sottolineando l’importanza “dell’europeizzazione della gestione dei flussi, cioè un diritto d’asilo europeo, con definizione comune della titolarità e politiche di rimpatrio comuni”.

Barbarie Isis. Sono state diffuse ieri le immagini della distruzione del tempio di Baal Shamin a Palmira per mano dell’Isis. Il tempio, risalente al II secolo e in stile romano-ellenistico, è stato fatto saltare in aria con cariche esplosive attaccate alle colonne. Arriva poi da Sirte, in Libia, la notizia delle esecuzioni di quattro uomini, uno dei quali, accusato di essere una spia, è stato crocifisso (La Stampa).

Germania, allarme neonazi. Dopo gli scontri tra la polizia e un gruppo di neonazisti lo scorso sabato e l’incendio in una ex palestra trasformata in centro di accoglienza vicino a Berlino, in Germania inizia la mobilitazione per arrestare la recrudescenza estremista. Angela Merkel, riporta tra gli altri Repubblica, ha intanto annunciato la sospensione della Convenzione di Dublino per i migranti in arrivo dalla Siria; in questo modo “Berlino non rimanderà indietro i profughi nel primo paese Ue dove sono entrati, come avrebbero imposto le regole internazionali”. Sempre Repubblica racconta poi l’odissea dei profughi che attraversano i Balcani tra fame, sete e speranza.

Il perdono dei valdesi. Dopo la lettera inviata da Bergoglio al Sinodo in cui si chiede perdono per le persecuzioni passate contro i valdesi, sulla Stampa appare una precisazione del moderatore della Tavola Eugenio Bernardini che, riferendosi a sue precedenti dichiarazioni, sottolinea come “Non poter perdonare al posto delle vittime che non ci sono più” non significhi non perdonare ma “riconciliarsi senza dimenticare il dolore dei nostri antenati”. Bernardini spiega infatti che il perdono è stato accolto dai valdesi ma “che il passato di sofferenze sarebbe stato meglio che non ci fosse stato, invece c’è stato”. Su Repubblica a riflettere sul tema è il priore Enzo Bianchi che scrive: “È possibile chiedere il perdono non per affermare l’oblio del male fatto e patito, ma per disinnescare ogni violenza e ogni risentimento”.

Una legge contro il boicottaggio. Prosegue la denuncia del Foglio contro il movimento di boicottaggio ai danni di Israele. Il quotidiano scrive che la propria richiesta di una legge in proposito è stata raccolta da un gruppo di senatori di Ncd, Fi e Pd che ha presentato il ddl ‘Norme contro la discriminazione’. “La legge, prendendo ispirazione dalla legislazione francese – scrive il Foglio – estende la protezione già prevista dalla legge Mancino in relazione all’istigazione, alla discriminazione e ai delitti motivati dall’odio etnico, religioso e razziale: ‘Il boicottaggio non è una convinzione politica, ma un atto che discrimina, che ferisce a morte il diritto di una nazione'”.

L’attentatore del treno è un jihadista. Sarà accusato di tentativo di omicidio plurimo in relazione con un’impresa terroristica, Ayoub El Khazzani, il responsabile dell’attacco sventato sul treno Amsterdam-Parigi. Sempre più certa la matrice jihadista: prima di caricare le armi El Khazzani avrebbe visto su youtube il video di un predicatore che incitava alla guerra contro gli infedeli (Messaggero).

Il Libano delle faide. Resta alta la tensione nel campo profughi palestinese di Ein-el-Hilweh dove sono nuovamente esplosi scontri tra al-Fatah e il gruppo islamista Jund al-Sham. Durante gli scontri, riporta Avvenire, sono morte tre persone e altre venti sono rimaste ferite.

“A Venezia mai un Gay pride”. Intervistato da Repubblica, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, a proposito di un ipotetico Gay pride in Laguna, ha dichiarato: “Quella è una buffonata, il massimo del kitsch, vadano a farla a Milano”. E riferendosi al cantante Elton John che lo ha attaccato per aver tolto dalla scuola i libri sulle “nuove famiglie”, aggiunge: “È un arrogante che da tre anni non mette piede a Venezia. Se permette ai nostri figli ci pensano i genitori. La famiglia con due donne e il bambinetto è innaturale”.

La sfida di Steve. Su Avvenire la storia di Steve Maman, raccontata lo scorso lunedì anche sul nostro notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24. Da otto mesi Maman, ormai denominato lo “Schindler ebreo”, ha avviato una raccolta fondi per salvare le donne e le bambine cristiane e yazide dalle mani dell’Isis, liberando 128 ragazze.

Il ritorno (irriverente) di Mordecai. Sul Corriere della sera, il nuovo libro dello scrittore canadese Mordecai Richler, celebre autore de “La versione di Barney”, che torna nelle librerie con “La storia di Mortimer Griffin” (Adelphi). Scritto nel 1978, il volume è una satira sul mito della swinging London.

Il grande quaderno. Uscirà domani nelle sale “Il grande quaderno” dell’ungherese Janos Zàsz, adattamento del primo libro della “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof. Al centro della scena la vicenda di due fratelli gemelli e la loro lotta per la sopravvivenza durante la Seconda guerra mondiale (Avvenire).

Milano danza con Vertigo. Appuntamento stasera e domani alle ex Officine Comunali con la compagnia di danza israeliana Vertigo. La coreografia è di Noa Wertheim, il concept di Amos Stempel (Corriere della sera Milano).

La satira che fa discutere. Uscirà in Italia ad ottobre il nuovo libro di Martin Amis “The zone of interest”, un romanzo dichiaratamente satirico ambientato ad Auschwitz. La scelta di trattare un tema così delicato ha scatenato molte polemiche, spiega il Fatto Quotidiano. Sia in Germania che in Francia, infatti, la strada per la pubblicazione è stata assai accidentata anche se la casa editrice Gallimard ha tenuto a precisare: “La sola ragione per cui abbiamo deciso di non pubblicare il romanzo è la sua mediocre qualità letteraria”.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(26 agosto 2015)