sionismo…

“Il sionismo è la più madornale delle frodi, il magico specchietto per incantare le allodole umanitarie di tutto il mondo, il far finta di levarsi di mezzo, di lasciar tranquilli i popoli che per secoli hanno perturbato e sfruttato, dando a credere – e quanti vi hanno creduto! – che lo Stato ebraico risolverebbe l’affannoso problema ebraico su tutta la terra”. Chi ha scritto questa frase? Potrebbe essere la risposta del responsabile della rubrica delle lettere al direttore di un noto quotidiano? Oppure il testo di un pamphlet stampato da un movimento filoislamico? Potrebbe essere, almeno stando a quello che si legge in questi giorni di guerra mondiale in Siria, di guerriglia armata a Parigi e a Bruxelles, e di rinnovato terrorismo in Palestina e in Israele.
Abbiamo già sentito le accuse a Israele, esplicite o implicite, dirette o indirette, di essere responsabile di quanto oggi accade in Europa e in Medio Oriente, e dunque di non essere un’entità giustificabile. Per esempio dalla signora ministro degli Esteri svedese. Ma anche in Italia da noti personaggi. A volte da parte dei sospetti abituali, a volte da parte di persone al di sopra di ogni sospetto. E invece il testo di cui sopra è stato pubblicato nel 1939-XVII da Paolo Orano, uno dei più efferati teorici e pratici dell’antisemitismo italiano, che coi suoi scritti ossessivi e la sua propaganda senza freni inibitori ha preceduto di molti anni, anzi di decenni, le leggi razziali e la soluzione finale. È per lo meno imbarazzante che molti dei temi e delle tesi che circolavano allora facciano parte ancora oggi impunemente della dialettica del discorso di delegittimazione del progetto israeliano e di quanti lo sostengono.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(26 novembre 2015)