4 giugno ’44, la foto che fa Storia

La foto è un po’ sciupata, i volti non completamente a fuoco. Ma il suo valore simbolico è comunque inestimabile. L’immagine che pubblichiamo in esclusiva ha infatti come protagonista Aron Colub, il giovane soldato americano che il 4 giugno del 1944 ruppe i sigilli apposti dai nazisti al Tempio Maggiore di Roma, restituendo agli ebrei della Capitale il loro luogo di preghiera e di incontro dopo mesi di paura, violenza, persecuzione. Un nome cui non era mai stato associato un volto, come confermano dall’archivio comunitario. Un tassello di memoria che è stato ricomposto grazie all’impegno di Alberto Di Consiglio, autore di una ricerca che sta contribuendo al recupero di molti frammenti del complesso mosaico di quegli anni. Il soldato Colub osserva dall’alto e col sorriso un ragazzino, il piccolo Amedeo Di Veroli. L’atmosfera è spensierata e così sorridono anche le due donne che ha al suo fianco. Roma è libera, la vita può tornare alla normalità.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
Italia Ebraica dicembre 2015