pentimento…

Entriamo nel mese della Teshuvah.
Da dove cominciare?
Che fare?
È scritto nella Ghemarah:
וא”ר’ יצחק ד’ דברים מקרעין לו גזר דינו
של אדם אלו הן צדקה צעקה שינוי השם
ושינוי מעשה…וי”א אף שינוי המקום
E disse Rav Yitzchack: quattro cose fanno strappare il decreto di giudizio di una persona, esse sono: fare Tzedakah, gridare verso D-o, cambiare nome, cambiare comportamento, e c’è chi dice cambiare posto. (Rosh Hashanah 16b)
Cosa significa?
– Dare Tzedakah: agire subito per il bene altrui (nonostante gli errori compiuti), fare opere di amore verso il prossimo (Ghemiluth Chasadim), aiuta a cambiare il nostro modo di vivere e di vedere il mondo che ci circonda. Aiutando gli altri cambi te stesso.
– Gridare verso il Cielo: confessare i propri errori e scagliare parole verso D-o, rivolgersi a lui in modo diretto, senza mezzi termini, come un figlio con il Padre che è nel Cielo, prendere l’abitudine quotidiana di isolarsi e parlare con D-o (Hitbodeduth) cambia il nostro modo di vivere e di relazionarci con noi stessi e con D-o.
– Cambiare nome: individuare dentro se stessi come e cosa cambiare del proprio carattere, dedicando un momento ogni giorno al giudizio di se stessi e alla introspezione con il proposito di diventare una persona diversa.
– Cambiare comportamento: non ricadere negli stessi errori, migliorando le relazioni con il prossimo, chiedendo perdono e concedendo il perdono. Solo se il perdono è sincero (sia da parte di chi lo chiede, sia da parte di chi lo concede) allora si ripara (Tiqun) al male compiuto (quasi come se non fosse mai accaduto, poiché il perdono cancella il passato, o almeno lo rende meno presente).
– Cambiare posto: cambiare ambiente e frequentazioni, lasciandosi ispirare dalle persone giuste.
Questo è solo un piccolo punto di partenza per il lungo e difficile cammino di Teshuvah che ci attende nelle prossime settimane.

Paolo Sciunnach, insegnante

(5 settembre 2016)