Ebraico e yiddish

david-meghnagiNon è stato Shalom ‘Aleichem, uno dei più autorevoli esponenti della rinascita linguistica ebraica a dilettare i suoi lettori scrivendo allo stesso tempo in yiddish e in ebraico? Non è stato Birnbaum, un esponente di primo piano del movimento sionista, a dire di avere una narice per l’ebraico e una per lo yiddish?
Nel breve tempo in cui fu possibile, lo yiddish è stato accanto all’ebraico uno dei motori della rinascita cultura e spirituale. Grazie all’opera di grandi scrittori e poeti, da dialetto che era, nel giro di una generazione lo yiddish è diventato una grande lingua letteraria. Dal canto suo l’ebraico, che non ha mai smesso di alimentare i sogni e le speranze di un’intera civiltà, uscito dalle mura della sinagoga dov’è stato custodito per secoli con amore, è diventato in un periodo breve una lingua ricca e piena di sfumature uniche, e ha dato corpo a una delle più grandi esperienze letterarie del Novecento.

David Meghnagi, Università di Roma Tre

(13 settembre 2016)