laicità…

Ritengo che non esista affatto il termine “ebreo laico” (“ebraismo laico”) nel mondo ebraico, perché non esiste una struttura ecclesiastica, siamo tutti parte del popolo di D-o, ministri di D-o, un popolo di sacerdoti.
Detto questo però è evidente che ci sono ebrei che, in buona fede, si sentono incapaci di sentirsi ebrei dal punto di vista religioso e, nondimeno, provano attaccamento per il popolo ebraico. Alcuni ebrei cercarono di fondare l’esistenza ebraica sulla sola appartenenza nazionale (secolare) al popolo di Israele e di operare così un distacco identitario tra il popolo di Israele e la Torah (come stile di vita religioso).
Tuttavia è necessario tenere bene presente che il popolo di Israele e la Torah formano una realtà unica inscindibile. È la Torah che definisce infatti i criteri di identità e di appartenenza al popolo ebraico. Una teoria secondo la quale può esistere un popolo ebraico senza una Torah implica necessariamente che esiste una religione ebraica senza un “popolo”. Una simile distinzione può facilmente portare a uno scisma nella vita ebraica, distruggendo i presupposti dell’identità ebraica. Può inoltre introdurre un mutamento fondamentale nell’essenza del popolo e in quella della Torah stessi. Il popolo diventa come tutti gli altri “popoli” e la Torah diventa come un credo isolato. Il primo cambiamento comporterebbe la negazione dell’esistenza storica del popolo ebraico, mentre il secondo farebbe dell’ebraismo una “chiesa”.
È vero: per molti ebrei la fede nel D-o di Abramo e l’osservanza della Torah come stile di vita religioso non esistono più. È altrettanto vero, peraltro, che molti ebrei hanno perso addirittura la loro identità ebraica e mettono in discussione l’esistenza stessa (e l’origine storica) del nostro popolo, così come in epoca contemporanea è svanita addirittura la “fede” nel Sionismo.
Tuttavia il pensiero rabbinico e l’esperienza quotidiana dimostrano che è impossibile fondare l’esistenza ebraica sulla mera identità secolare. Tutte le speranze nutrite dagli intellettuali in vista della creazione di una cultura ebraica secolare (senza Torah) sono state inutili. Non si può ridurre l’ebraismo ad una “religione civile”. Tutto ciò che ci rimane in quanto ebrei è la Torah. Il termine ebreo implica necessariamente un concetto simultaneamente religioso e nazionale.

Paolo Sciunnach, insegnante

(19 settembre 2016)