“Gozo e Gorino, barricate
che disonorano l’Italia”

rassegnaSui giornali, l’argomento del giorno sono inevitabilmente le barricate anti-immigrati dei cittadini di Goro e Gorino.
“Voglio essere chiaro: l’Italia che conosco io, quando ci sono 12 donne e 8 bambini, si fa in quattro per risolvere il problema” ha dichiarato ieri il premier Matteo Renzi durante la trasmissione Porta a porta.
“Di fronte a 12 donne, organizzare blocchi stradali non fa onore al nostro Paese. Tutto può essere gestito meglio, ma quella non è Italia” afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Al Viminale, scrive Repubblica, si teme ora una reazione a catena: i flussi ininterrotti di profughi “rischiano infatti di sollevare nuove barriere, come quella dei sindaci toscani che denunciano: ‘Siamo oltre i limiti di saturazione'”.

Un milione e mezzo di euro. È la cifra stanziata nelle scorse ore dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per il restauro delle catacombe ebraiche di Villa Torlonia.
“Parliamo di un monumento di altissima rilevanza storica e culturale, a testimonianza di quando, già nell’antica Roma, una grande comunità ebraica viveva in città. Per questo il ministero ha deciso di sostenere il restauro del complesso che necessita di cospicui interventi conservativi. Abbiamo condiviso le giuste preoccupazioni degli amici dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane con cui collaboreremo per rendere nuovamente vivo e fruibile per tutti questo straordinario complesso culturale” le parole del ministro Dario Franceschini, riportate ieri dal Corriere della sera.
Il quotidiano di via Solferino ricorda appunto l’importante ruolo svolto dalla presidente UCEI Noemi Di Segni.

Grande attesa a Firenze per l’inaugurazione domani, alla Biblioteca Nazionale Centrale, della mostra “E le acque si calmarono” dedicata al ritorno dei libri ebraici alluvionati in città. Da Repubblica ad Avvenire, numerose le testate che in queste ore dedicano spazio e attenzione all’appuntamento (oggi alle 12 visita in anteprima per la stampa).
“Dopo cinquanta anni siamo riusciti a riportare nella nostra città un patrimonio fondamentale, che è testimonianza dell’attaccamento della comunità ebraica alla tradizione e alla storia fiorentina” dichiara Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio ebraico di Firenze, che per la fondazione ha promosso e coordinato l’iniziativa insieme a Silvia Alessandri della Nazionale.

Si terrà oggi alle 17,30, nell’Aula magna dell’Università di Torino alla Cavallerizza Reale, l’ottava Lezione Primo Levi, l’annuale appuntamento organizzato dal Centro Levi per approfondire l’opera dello scrittore in rapporto alla contemporaneità. Tema di questa edizione, Primo Levi e i tedeschi.
“Sopravvissuto ad Auschwitz, Primo Levi non tronca i suoi rapporti con i tedeschi. Nell’ultimo dopoguerra – scrive su La Stampa la studiosa Martina Mengoni, già autrice di un importante contributo sul numero di ottobre di Pagine Ebraiche – il confronto con quel popolo sarà una storia di incontri, letture, scambi epistolari, tentativi editoriali, elaborazioni letterarie e, soprattutto, di domande che attendono una risposta.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(26 ottobre 2016)