Catastrofi e solidarietà concreta
Da Firenze, un pensiero ai terremotati

Ore di angoscia e preoccupazione in tutto il paese per la sorte delle popolazioni colpite dal terremoto. Le organizzazioni ebraiche e israeliane, dopo la solidarietà concreta portata ad Amatrice e nelle altre località devastate in agosto dal sisma che già colpì il Centro Italia, seguono con attenzione l’evolversi dei fatti.
L’uomo davanti alle catastrofi naturali: il lutto, l’angoscia, il senso di sfiducia. La sfida di una reale prevenzione che possa attutire i colpi. Ma anche la necessità di ripartire al più presto, tutti insieme, come un’unica forza, con uno sguardo rivolto al futuro. Temi che in queste e nelle prossime ore saranno centrali a Firenze, dove è prevista nel pomeriggio, nel quadro delle iniziative per il Cinquantenario dell’alluvione, l’inaugurazione della grande mostra “E le acque si calmarono” che segna il ritorno in città della biblioteca ebraica devastata dall’Arno mezzo secolo fa. Libri antichi, volumi a stampa, manufatti: opere e testimonianze preziose, riportate a nuova vita grazie all’impegno e a una stretta collaborazione tra enti ebraici, istituzioni, professionisti, volontari.
Un ritorno carico di significati simbolici e che regala un sorriso in una giornata difficile.

(27 ottobre 2016)