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Quando il Ghetto insorse

albertiniDalla capacità di organizzarsi per far fronte alle varie necessità allo sforzo di condurre una vita il più possibile normale. L’importante saggio “La Resistenza del Ghetto di Varsavia” (ed. UniversItalia) di Elena Albertini, presentato ieri nella sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma, ha portato all’attenzione del folto pubblico accorso i grandi temi della Resistenza al male per antonomasia del ventesimo secolo. Un confronto denso e stimolante, basato sulle testimonianze raccolte dalla Albertini dalla viva voce di Marek Edelman, Rotem Simha, Berg Mary, Gutman Israel.
Ha sottolineato Albertini: “Approntare una resistenza all’interno del Ghetto non fu affatto facile, sia per la mancanza di armi, sia per lo scarso sostegno della Varsavia ‘ariana’ al di là del muro. Di fatto i combattenti avevano un unico reale obiettivo: decidere di morire lottando, anziché nelle camere a gas”.
Insieme all’autrice sono intervenuti il presidente della Fondazione Mario Venezia, il direttore scientifico Marcello Pezzetti, la direttrice del Centro di Cultura Ebraica Miriam Haiun, l’assessore comunitario alla Cultura Giorgia Calò, il consigliere UCEI David Meghnagi, docente, relatore e direttore del Master Internazionale di II Livello in Didattica della Shoah, e la studiosa Marina Regno Mandri. Tra gli altri, Pezzetti e Meghnagi hanno raccontato i loro incontri con Edelman e la straordinaria intensità delle sue parole.
La videoregistrazione dell’incontro sarà presto disponibile sul sito del Centro di Cultura Ebraica (www.culturaebraica.roma.it)

(24 novembre 2016)