“Mondo arabo ostaggio di terroristi,
su Aleppo l’Onu ancora ipocrita”

aha“Ci asciughiamo una lacrima quando vediamo un padre con in braccio il corpo della figlioletta morta, poi taciamo”.
Stanno facendo il giro del mondo le parole della giornalista arabo-israeliana Lucy Aharish, che dal secondo canale della televisione di Stato ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché concretamente si mobiliti per porre fine alle sofferenze della popolazione di Aleppo.
“In questo momento – ha affermato Aharish – ad appena otto ore di macchina da Tel Aviv, sta accadendo un massacro. Anzi, lasciatemi usare un termine più preciso: è un vero e proprio Olocausto. Forse non vogliamo che si senta più questa parola, nel 21esimo secolo, nell’era dei social media, in un’epoca in cui tutta l’informazione sembra a portata di mano. Un mondo in cui puoi vedere e sentire le vittime di questo orrore in tempo reale. Bene, in questo mondo noi non facciamo niente mentre bambini innocenti vengono uccisi ogni ora”.
Ha poi aggiunto Aharish: “Mi vergogno per il fatto che il mondo arabo sia ostaggio di terroristi e assassini e che niente si faccia contro di loro. Mi vergogno per il fatto che la maggioranza dell’umanità che vive in pace non faccia realmente niente di concreto”.
Dura la contestazione di realtà come le Nazioni Unite, che secondo la giornalista arabo-israeliana sarebbero responsabili di “ipocrisia”. Proprio in queste ore, tra l’altro, il segretario uscente dell’Onu Ban Ki-Moon, nella sua ultima relazione al Consiglio di Sicurezza, ha riconosciuto come lo Stato ebraico sia da tempo sottoposto a un’ostilità che non ha eguali all’interno del Palazzo di Vetro.
“Decenni di manovre politiche hanno generato un numero sproporzionato di risoluzioni, report e conferenze anti-israeliane” ha sottolineato il segretario. Chissà se in futuro le sue parole verranno raccolte.

a.s twitter @asmulevichmoked

(18 dicembre 2016)