Caccia alle armi dei terroristi
Il maxisequestro di Tsahal

Secondo il portavoce dell’esercito israeliano è “la più grande fabbrica di armi mai scoperta in Cisgiordania”. Si tratta del luogo venuto alla luce nelle scorse ore grazie all’operazione portata avanti dai soldati di Tsahal nei pressi di Hebron. Un’ufficiale dell’esercito ha spiegato che l’iniziativa fa parte di un’operazione più ampia, volta a contrastare la fabbricazione illegale in Cisgiordania di armi. Proprio quest’ultima infatti, hanno più volte affermato le forze di sicurezza israeliana, costituisce uno dei pericoli maggiori per Israele e i suoi cittadini: la maggior parte degli attacchi terroristici palestinesi compiuti con armi da fuoco sono stati fatti con pistole e fucili prodotti in Cisgiordania.
Nell’operazione di Hebron, i soldati di Tsahal hanno scoperto la fabbrica, situata nel piano inferiore di un appartamento: all’interno, oltre un centinaio di fucili Carl Gustav, diversi fucili di precisione russi e parti di M16 con istruzioni per il montaggio. I media riferiscono che è la prima volta che vengono sequestrati pezzi di questi fucili d’assalto. “Non avevo mai visto un laboratorio che riuscisse a fabbricare in tale numero e così tanti tipi diversi di armi e a un livello così accurato”, ha dichiarato un ufficiale dell’esercito israeliano al sito di Haaretz.