mura…

Molto spesso, per lavoro, partecipo ad incontri di studio biblici con gruppi di turisti italiani provenienti dal mondo dell’attivismo cattolico in visita in Israele ed nei territori autonomi di Palestina.
Ovviamente, pur partendo da temi biblici, nelle pause o nelle serate conviviali si parla della realtà di questo straordinario paese e della sua storia, della sua politica e della sua unicità, bella o brutta che sia. Questi gruppi, visitando per ovvi motivi spirituali anche Betlemme, hanno sempre la domanda, che io chiamo, con il “sospiro”: “Perché quel muro? I muri dividono, non uniscono!”. Ed allora rispondo con la risposta del “sospiro”: “Amici cari il muro difensivo è una scelta di dolore ed è compiuta con dolore e con la consapevolezza che ha abbassato di una percentuale più che significativa gli attacchi terroristici. E la vita va difesa anche con dolore, sia la nostra vita che la loro”. Ho pensato a quante volte ho dovuto rispondere a questa domanda proprio oggi mentre un telegiornale italiano annunciava che in Europa così come in Italia molti luoghi giudicati sensibili saranno protetti da barriere divisorie in cemento dopo i tragici fatti di Berlino. Elementi, questi in cemento, che muteranno le immagini delle città italiane, costringeranno a separazioni tra una strada e un’altra, a divisioni di quartieri o semplicemente costringeranno a giri più lunghi per poter raggiungere un determinato punto della città. Insomma molte città d’Europa e molte città italiane avranno mura al loro interno che separeranno, divideranno e difenderanno. E qui mi aspetto i sospiri ed a quei sospiri presto volentieri la mia risposta: “Amici cari il muro difensivo è una scelta di dolore ed è compiuta con dolore e con la consapevolezza che ha abbassato di una percentuale più che significativa gli attacchi terroristici. E la vita va difesa anche con dolore, sia la nostra vita che la loro”. Ed aggiungo il Salmo 122, 7: Ci sia pace all’interno delle tue mura e tranquillità nei tuoi palazzi!”

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino

(23 dicembre 2016)