Un progetto per le due Gorizie ebraiche

Ulteriori e decisi passi avanti avvicinano il momento in cui i lavori di restauro e la valorizzazione del cimitero ebraico di Valdirose, promossi dalla Fondazione dei Beni Culturali Ebraici Italiani potranno finalmente avere inizio. Il cimitero ebraico di Gorizia, che dopo essere stato per lunghi anni separato dalla città a causa della Cortina di ferro si trova ora in Slovenia, nel comune di Nova Gorica, è un luogo che ha valore non solo per l’ebraismo italiano. Le lapidi più antiche, come ha spiegato il consigliere della Comunità di Trieste Livio Vasieri nel corso della visita al sito, risalgono al 1300, e vi sono seppelliti personaggi di grande rilievo, in tempi recenti per esempio il filosofo Carlo Michelstaedter e la giornalista Carolina Luzzatto Coen. Dopo la prima visita, nel gennaio dello scorso anno, e il primo incontro fra il presidente della Fbcei Dario Disegni e i sindaci di Gorizia e di Nova Gorica organizzato dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, all’architetto Andrea Morpurgo è stato affidato il progetto di ripristino e valorizzazione dell’area, approvato dal Consiglio a fine giugno a Trieste. Il progetto, volto a restituire alla Gorizia ebraica quell’integrità che le persecuzioni e le tragedie confinarie le hanno per lunghi anni sottratto, è stato accolto con vivo interesse sia dai sindaci delle due città, Matej Arcon e il neoeletto Rodolfo Ziberna (gli incontri sono stati fotografati da Giovanni Montenero) che da Marino Zanetti, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

a.t @ada3ves

(28 giugno 2017)