…razzismo

In una recente trasmissione televisiva di Rai 3, dunque non una piccola tv locale, Donatella Di Cesare si è trovata, con altri, di fronte ad un proprietario di un locale di Reggio Emilia. Questo personaggio, con grande tranquillità, si definiva stupito per le reazioni alla sua dichiarazione di non voler assumere un ragazzo di colore per incompatibilità con l’ambiente del quartiere. Niente di personale, sosteneva, solo una normalissima scelta di marketing. Ecco, credo che non esista esempio migliore di ciò che Anna Foa definisce da tempo sdoganamento del razzismo. Qualcuno dovrebbe spiegare a questi soggetti che esistono dei diritti che valgono più di qualunque circostanza. E proprio per questo sono stati definiti universali. Io mi chiedo: quale differenza c’è fra tizi come questo e quell’altro decerebrato svizzero, che ha invitato i suoi clienti ebrei a farsi la doccia prima di entrare in piscina? Siamo davvero su una china pericolosissima.

Davide Assael

(16 agosto 2017)