Shir shishi – I versi di cristallo di Dizah Marina Arbib

Studiosa e poetessa, Dizah Marina Arbib si laurea dottore di ricerca in Filosofia della religione, Università di Perugia nel 1993. È di origine milanese, vive a Tel Avive insegna all’Interdisciplinary Centre di Herzliya. Le sue ricerche riflettono l’abilità di intrecciare letteratura, filosofia e mistica ebraica e sono note le sue pubblicazioni su Franz Kafka e Gershom Scholem. Si è anche dedicata ai percorsi ebraici al femminile, pubblicando saggi su Sara Copio Sullam, Rachel Morpurgo e Flora Randegger. Così presentano Marina Arbib nei siti ufficiali. Io, invece, vedo una poetica tersa scritta in un bellissimo italiano.

Yafo

Scarnita la palma,
apre e chiude il vento le imposte:
casa abbandonata.

D’inverno

Cala lo stivaletto
Sulla ghiaia coperta di brina-
Voce di rana che chiama
Dalla fontana vuota

“Amnon e Tamar”

Due viole color del sangue raggrumato,
Sfinite insieme
Ai margini della strada.

Sarah Kaminski, Università di Torino