Omer…

Abbiamo iniziato la Sefirat ha-‘Omer, il conteggio dei 49 giorni che la Torah prescrive di seguire, a partire dal secondo giorno di Pesach e che ci accompagna fino alla festa di Shavuot. Uno dei significati di questa Mitzvah è quello di stabilire per il popolo d’Israele un legame indissolubile – che si sviluppa giorno per giorno – tra le due feste e i significati che rappresentano: Pesach rappresenta la libertà intesa come liberazione dal giogo fisico della schiavitù, la possibilità di riacquistare l’autonomia di azione di cui gli schiavi, i prigionieri, gli oppressi sono privi. Shavuot, è il 50° giorno dall’uscita dall’Egitto, in cui Israele ha ricevuto la Torah dal Monte Sinay, rappresenta la libertà come identità spirituale, la libertà che trova nel Patto con il Signore la dimensione più ampia che la rende eterna, che riconosce nella Torah le leggi, i contenuti, i valori che la definiscono e le danno concretezza. Ogni anno dobbiamo rinnovare questo percorso per ricordare che il conseguimento della libertà è solo un inizio, mai un punto di arrivo. Abbiamo ancora parecchi giorni dell’Omer per introiettare questo messaggio e, forse, per cercare di farlo passare anche ad altri popoli, cui pure potrà essere utile.

Giuseppe Momigliano, rabbino