Israele, il ricordo dei caduti
“L’unità è un valore sacro”

Palazzo della Cultura gremito a Roma per la tradizionale cerimonia organizzata da ambasciata d’Israele in Italia e Comunità ebraica per Yom ha Zikaron, il giorno in cui si ricordano le vittime del terrorismo e i soldati caduti in guerra e per tutelare l’incolumità dello Stato.
Struggenti i brani cantati sul palco dai ragazzi della scuola ebraica e dei movimenti giovanili. E ad essere enfatizzato, negli interventi istituzionali, il profondo legame degli ebrei romani con lo Stato Israele sancito anche attraverso la partecipazione di tanti alla difesa attiva del paese.
Lo ricordano, con gratitudine, le parole dell’ambasciatore israeliano Ofer Sachs e della presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. Lo ricorda il lume acceso dal nipote in ricordo di Angelo Sed, detto Momo, lo zio mancato quasi 40 anni fa durante una esercitazione militare. E lo ricorda il commovente incontro in marzo con i genitori di Or Lemishpachot, l’associazione che da tre anni porta i genitori che hanno perduto un figlio nella Capitale. “L’unità è un valore sacro, ancor di più in questi tempi difficili” dice Dureghello.
Sul palco il rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, legge i salmi 2 e 79. L’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Oren “El Male Rachamim”, la preghiera al Signore “colmo di misericordia”. L’addetto militare Harel Taggar l’ordine del giorno di Gadi Eizenkot, capo di Stato Maggiore dell’Idf. Rafael Erdreich, ministro consigliere dell’ambasciata, un brano di Cuore a cuore di David Ben Gurion.
“Nel cuore del popolo ebraico, nel cuore di ogni figlio di Israele, dalla nostra generazione e fino alla fine di tutte le generazioni, vivrà il ricordo dell’eroismo e della gloria degli eroi che hanno osato e hanno potuto” scrive il primo presidente di Israele.
Un composto silenzio accompagna tutta la cerimonia, condotta dalla viceambasciatrice Ofra Fahri. Ma è anche una voce unica, compatta, a levarsi nel momento dell’esecuzione dell’Hatikva, l’inno dello Stato ebraico.

(18 aprile 2018)