I lavori del Consiglio UCEI
“Sezioni, la giusta dignità”

Per la prima volta si è discusso e ragionato nel Consiglio UCEI di un problema apparentemente marginale nell’attuale quantità di temi che coinvolgono in questo momento l’ebraismo italiano: le sezioni delle Comunità ebraiche italiane.
Di che cosa si tratta? Da sempre la mappatura dell’ebraismo italiano è assai più ampia e composita di quella rappresentata dalle sole 21 comunità ebraiche indicate nell’Intesa tra lo Stato italiano e l’Unione delle Comunità Ebraiche.
In effetti si tratta di molteplici altri centri dove vivono piccoli o anche grandi nuclei ebraici, o dove sono siti luoghi di interesse ebraico quali sinagoghe, luoghi di culto o cimiteri ebraici, ossia luoghi che hanno dignità, interesse e soprattutto necessità di tutela, di manutenzione e anche di valorizzazione.
Il Consiglio UCEI ha deliberato di dare ora una regolamentazione al tema delle sezioni, indicando i principi generali che fanno di questi centri luoghi legati alla Comunità di appartenenza, con autonomia organizzativa, ma non gestionale giuridica o amministrativa
L’interesse dell’argomento ha coinvolto nella discussione molti Consiglieri a dimostrazione del fatto che si tratta di un problema che riguarda in molte Comunità sezioni esistenti e riguarda anche il tema attuale dei nuclei ebraici presenti in Meridione, che non sono indicati nella mappatura dell’ebraismo italiano. Ecco quindi che si è istituita ed è entrata nello Statuto dell’ebraismo italiano la regolamentazione di quelli che sono i principi generali che devono regolamentare la vita delle sezioni, sia quelle esistenti, sia quelle eventualmente che verranno create: il principio fondamentale perché una sezione possa essere creata è quello dove vive in quella città un piccolo o grande nucleo o dove esiste un bene culturale ebraico quale una sinagoga o un cimitero.
La realtà delle sezioni è oggi assai vasta e variegata: si pensi a sezioni grandi, ossia con un numero rilevante di iscritti come Siena, La Spezia, Ivrea, Senigallia, o nuclei più piccoli ma con vita ebraica tuttora esistente come Viareggio, Cuneo, Biella, San Nicandro (istituita di recente dalla Comunità di Napoli unitamente alla sezione di Palermo)
Vi è poi un numero rilevante di altri centri con beni culturali importanti dal punto di vista storico, religioso, culturale quali Alessandria, Asti, Mondovì, Saluzzo, Cherasco, Carmagnola, Pitigliano, Urbino, Moncalvo e altre ancora
Insomma un giusto riconoscimento e una giusta dignità anche nello Statuto dell’ebraismo italiano a gruppi ebraici che dal Nord al Sud pullulano l’Italia ebraica.

Giulio Disegni, vicepresidente UCEI

(24 giugno 2018)