“Contro negazionisti e antisemiti
Facebook può fare la differenza”

Schermata 2018-08-08 alle 14.14.30Contro gli antisemiti e i negazionisti Facebook può diventare parte della soluzione e non il problema. A sostenerlo storici della Shoah e responsabili di organizzazioni coinvolte nella didattica della Memoria in una lettera inviata direttamente al capo di Facebook Mark Zuckerberg. Dopo le critiche piovute sullo stesso Zuckerberg per la sua decisione di non rimuovere automaticamente dal suo social network il materiale antisemita e negazionista pubblicato dagli utenti, un gruppo di esperti – tra cui Simon Bentley, alla guida dello Yad Vashem di Gran Bretagna, e Peter Schäfer, direttore del Museo ebraico di Berlino – ha deciso di proporre una soluzione. “Facebook non deve permettere che falsità sulla Shoah e sul popolo ebraico siano sistematicamente pubblicate in modo incontrollato”, si afferma nella lettera citata dall’agenzia ebraca Jta. “Il velenoso antisemitismo è una strada già battuta che conduce dalla retorica dell’odio a concrete azioni di violenza. Le leggi sulla libertà di parola non sono un buon motivo per non far nulla: l’inazione regala sempre un’opportunità al male di prosperare. Ogni genocidio inizia con la distorsione della verità e con il pregiudizio”. “Vi offriamo passi tangibili e rapidamente attuabili per far sì che Facebook diventi parte della soluzione. – scrivono i firmatari del messaggio a Zuckerberg – Siamo in grado di fornire risorse didattiche in più lingue, pronte per l’uso digitale” e “programmi gratuiti di sviluppo professionale per gli educatori su Facebook in modo da dare loro le risorse, capacità e fiducia per affrontare l’odio e i pregiudizi, e per insegnare empatia, comprensione e rispetto”.