Controvento – Chi porta il futuro

kasamC’è chi porta a Milano il futuro, in un momento in cui l’Italia sembra capace solo di tornare al passato e assistere al crollo di ogni valore consolidato.
Sharon Cittone, figlia di Elio Cittone, l’antiquario milanese da poco scomparso, e di Marilena Citelli, affascinante siciliana dal sorriso contagioso, è Chief Content Officer per Seed&Chips, una organizzazione fondata nel 2015, che applica alla catena alimentare le più avanzate tecnologie di industria 4.0 e blockchain, attraverso una open platform dove ognuno può contribuire contenuti e condividere idee. Sharon gira il mondo, e soprattutto Israele, all’avanguardia in questo settore, per cercare idee innovative, con l’obiettivo di creare un sistema alimentare dal contadino alla tavola fino allo smaltimento dei rifiuti, che coniughi qualità e innovazione per nutrire, conservare e distribuire meglio e in modo più efficace il cibo. “Considero il mio lavoro una missione etica e culturale prima che commerciale” spiega. Il suo compito è di captare e capire l’innovazione, creando piattaforme e contenuti per costruire un ecosistema globale che contribuisca a risolvere alcune delle sfide più importanti, come il cambiamento climatico, i flussi migratori, la crescente urbanizzazione e la necessità di nutrire più di 9 miliardi di persone entro il 2050, garantendo a tutti l’accesso all’acqua pulita e un cibo nutriente e sano, e riducendo nel contempo la produzione di rifiuti.
Snocciola un lungo catalogo di idee scovate in giro per il mondo. Serre idroponiche per la casa (ma anche per la ristorazione) studiate per dare accesso a chiunque ad un proprio orticello domestico, abbattendo ogni barriera spaziale e di competenze. Dotate di collegamento ad internet, consentono essere sempre aggiornati in tempo reale sullo stato delle coltivazioni (https://linfa.io) . Piattaforme digitali che mettono insieme rivenditori e produttori (https://www.emerge.biz). Robot baristi in grado di preparare autonomamente cocktails personalizzati. Cibi che abbassano l’indice glicemico, studiati per i diabetici (https://finder.startupnationcentral.org/company_page/a1c-foods). Programmi digitali che aiutano i ristoranti a raggiungere lo spreco zero (http://www.winnowsolutions.com). Coltivazioni idroponiche di verdure da installare sui tetti dei supermercati, per avere disponibili prodotti freschi a chilometro zero (http://gothamgreens.com). Hamburger vegetali che hanno il sapore della carne (http://beyondmeat.com).
“Quest’ultimo è un settore in grande espansione”, dice. “I numeri parlano da soli: ad esempio la Plant-based Food Association (che crea cibi ricavati dal mondo vegetale) prevede che per il 2020 le vendite di prodotti a base di nuove proteine alternative a carne e latte toccheranno i 24.5 miliardi di dollari, e già nel 2017 gli investimenti nelle nuove tecnologie agroalimentari hanno raggiunto 10 miliardi di dollari”.
Seeds&Chips organizza The Global Food Innovation Summit, appuntamento annuale che prevede conferenze, esposizioni, eventi interattivi sull’innovazione tecnologica applicata al sitema agroalimentare (il prossimo sarà a Milano 6-9 Maggio 2019) e ha portato a Milano personaggi del calibro di Barack Obama, dell’ex Executive Chairman di Starbuck’s Howard Schultz , di John Kerry ex Segretario di Stato USA a Howard Shapiro, Chief Agricultural Officer di Mars.
Il Summit, attraverso un programma dedicato di scouting, seleziona piccole start up dinamiche che generano idee e tecnologie innovative e le presenta a aziende, istituzioni, investitori, policy makers con lo scopo di favorire la collaborazione e l’integrazione. “Le start up” spiega Sharon “sono agili e innovative, le corporazioni hanno il capitale e la struttura per lanciarle sul mercato: è questo secondo noi un modello alternativo di di sviluppo”.

Viviana Kasam

(3 settembre 2018)