Oltremare – Sedie

fubiniSu Rothschild Boulevard in centro a Tel Aviv c’è una sedia verde, ben visibile e meta di turisti gatti e bambini, montata su quattro maxi gradini anche loro verdi, a base quadrata. La sedia è collocata in modo tale che sedendocisi si è abbastanza elevati sul livello della strada, e si guarda in direzione di una serie di piastre credo di metallo, colorate di giallo, che compongono in prospettiva una forma riconoscibile, visibile solo dalla sedia appunto. Insomma la cosa si può chiamare installazione d’arte se si vuole, ma io la chiamo la sedia inutile perché a parte le piastre di metallo gialle non si vede niente altro di interessante o bello o utile. E per fortuna un giorno sono incappata in quella che chiamo la sedia del mare. La sedia del mare si trova all’interno del campus della Tel Aviv University, e la sua esistenza è quasi un segreto. In linea d’aria è a due chilometri circa dalla linea dell’acqua, eppure sedendocisi si ha la visuale del tutto sgombra, perché è stata messa in cima a Einstein Street, la via larga che dall’università scende a incrociare la statale numero 2, parallela al mare, e poi prosegue diritta fino alle sabbie a nord dell’aeroporto di Sde Dov. Sulla sedia verde di Rothschild ci si siede per essere visti e fotografati, ma non si vede molto. Sulla sedia del mare nessuno ti vede ma si vede fino al mare, gabbiani compresi. Luogo ideale per telefonate importanti e rari momenti di riflessione.

Daniela Fubini