…razzismi

In questi giorni, come è anche ovvio che sia, desta molta preoccupazione la situazione finanziaria italiana legata alla manovra presentata dal governo Conte, che poi sarebbe Salvini-Di Maio (o Salvini solo). Hanno, invece, occupato solo le pagine interne dei quotidiani gli indecenti e gravissimi episodi di razzismo esplicito avvenuti in diversi luoghi d’Italia, un Paese dove è ormai possibile dichiarare di non volersi sedere di fianco “ad una negra”. A molti sono venute in mente le marce di Martin Luther King, o episodi simbolo come quello di Rosa Parks. Io sto, però, leggendo un interessantissimo libro di Alberto Burgio e Marina Marina Lalatta Costerbosa (“Orgoglio e genocidio. L’etica dello sterminio nella Germania nazista”, DeriveApprodi, 2018). La tesi dei due autori è molto chiara: in Germania vi fu ampio consenso popolare alle politiche razziste del regime, che hanno condotto allo sterminio degli ebrei. E non mancano le descrizioni di episodi di spontaneo razzismo quotidiano, come le ingiurie verso cittadini che cedevano il posto sui mezzi pubblici ad anziane donne ebree, o di chi si rifiutava di viaggiare accanto agli ebrei. E abbiamo detto tutto sul clima terribile che si respira oggi nel nostro Paese.

Davide Assael, ricercatore