Jciak – Un pasticciere per l’Oscar

Un triangolo amoroso che sfida ogni convenzione. Una morte improvvisa. I pasticcini squisiti di un piccolo caffè a Berlino. Sono gli ingredienti di The Cakemaker, scritto e diretto da Ofir Raul Graizer, candidato da Israele all’Oscar come miglior film straniero. Il film, che quest’anno ha trionfato ai premi Ophir (l’Oscar israeliano) meritandosi così la nomination, è una delle produzioni indie di maggior successo nel circuito internazionale dei festival. Alternando ebraico, tedesco e inglese, la vicenda si dipana, fra colpi di scena e scavo psicologico, tra Berlino e Gerusalemme raccontando un amore al limite dell’impossibile.
A mettere in moto la catena di eventi è l’incontro fra l’uomo d’affari israeliano Oren e il pasticciere Thomas (Tim Kalkhof). Nei suo viaggi di lavoro Oren (l’attore israeliano Roy Miller) si reca spesso nel caffè di Thomas per gustare i suoi dolci deliziosi. Dai primi convenevoli a un’attrazione irresistibile, il passo è breve. L’amore divampa, malgrado Oren abbia in Israele una moglie, Anat, che ama teneramente ed è all’oscuro di tutto.
Lo strano ménage si interrompe alla morte improvvisa di Oren. La tragedia ha l’effetto di fare incontrare i suoi amati svelando il segreto di Oren. Passato lo sconcerto iniziale, contro ogni previsione si accenderà un nuovo tenero sentimento, che il fratello religioso di lei farà di tutto per contrastare.
Con delicatezza, giocando sulle infinite sfumature dei sentimenti, The Cakemaker ci parla dell’amore e della sua infinità capacità di rinascere e rilanciare il gioco. Per quanto incredibile, la trama si ispira a una storia vera, quella di un amico di Graizer che per anni ha vissuto una doppia vita – un matrimonio e una relazione gay – finché la morte improvvisa per tumore ha portato il gioco allo scoperto.
“Ho sempre voluto girare una storia sulle persone che non vogliono essere definitive dalla loro identità politica, sessuale o nazionale”, spiega il regista, 36 anni, nato e cresciuto a Raanana. “Sono persone che dicono ‘non m’importa di queste identità, sono quel che sono’”.
Di uomini e donne così Graizer dice di averne incontrati a ogni presentazione del film. “Quasi ovunque una decina di persone mi si avvicinava per dirmi che il film aveva validato le loro esperienze giovanili”.
I diritti di The Cakemaker sono già stati venduti negli Stati Uniti.

Daniela Gross