Informazione – International edition
Uno spazio per le buone notizie

Schermata 2018-11-20 alle 13.14.06Si apre con la visita a Roma del presidente israeliano Reuven Rivlin l’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition, che riferisce del suo colloquio con il presidente Sergio Mattarella e con il primo ministro Giuseppe Conte. Nell’agenda di Rivlin anche un incontro privato con la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Negli scorsi giorni, sempre nella Capitale, si è celebrato un compleanno speciale, quello del Testimone della Shoah Piero Terracina, che ha festeggiato novant’anni circondato da famiglia e tanti amici e conoscenti che hanno voluto rendergli omaggio in un evento al Centro ebraico Pitigliani.
Prosegue la collaborazione della redazione giornalistica dell’UCEI con la Scuola traduttori e interpreti di Trieste, i cui studenti possono scegliere di svolgere il tirocinio proprio presso la redazione. Sull’ultima edizione di Pagine Ebraiche rivolta a un pubblico internazionale sono ben tre le lingue in cui i tirocinanti hanno operato: oltre all’inglese – proprio con la traduzione del testo dedicato a Piero Terracina, firmata da Rachele Ferin – anche il francese e lo spagnolo.
Beatrice Bandini ha infatti realizzato la versione in francese della presentazione della mostra “Ricordi Futuri 4.0: Cosa c’è in fondo al binario” inaugurata a metà novembre al Memoriale della Shoah di Milano.

Per la sezione Bechol Lashon, in spagnolo appunto Anna Mercuriali ha invece tradotto una riflessione dello storico sociale delle idee David Bidussa, che cita Carlo Levi. “Siamo usciti dal XX secolo ritenendo che il racconto dell’orrore fosse il viatico migliore per costruire cittadini più consapevoli. Non è così. L’orrore e la sua narrazione non insegnano nulla. È la paura, invece, che costituisce la macchina generativa del potere. Forse se affrontiamo la macchina totalitaria che mette in modo la paura, riusciamo ad «uscire dalla notte» in cui siamo precipitati… Lo scriveva Carlo Levi, 80 anni fa in un quaderno di note che poi nel Einaudi 1946 pubblica con il titolo Paura della Libertà. Questo libro, edito ora da Neri Pozza, è tornato in queste settimane in libreria. Perché?”.
“Il dubbio mi ha tormentato per alcune settimane: scegliere tra il tornare a scrivere i miei pensieri in ordine sparso, o rimanere in un silenzio luttuoso”. Così Susanna Calimani, economista errante, condivide con i lettori la difficoltà di scrivere in un momento in cui troppo spesso sembra di vivere in un susseguirsi di notizie negative ed eventi catastrofici. E allora l’occasione può essere giusta per cercare invece qualcosa di positivo da raccontare, per dare spazio alle buone notizie. In questo caso, l’esistenza del polipo Dumbo, da ricercare su YouTube per sciogliersi di tenerezza.
Infine, nella rubrica Italics, la ripresa di un articolo del London Jewish Chronicle dedicato alla mostra realizzata al Quirinale in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle Leggi razziste.

rt