Toscana, il Pegaso ai testimoni
“Un esempio di resilienza”

“Con le loro testimonianze, nel corso degli anni, hanno ispirato migliaia di giovani toscani a riflettere sulle conseguenze delle leggi razziali, dell’indifferenza, del razzismo, del fascismo e della sua terribile guerra, mostrando con la propria vita un esempio di resilienza, di spessore umano e morale capace di arricchire chi li ascolta”.
Questa la motivazione con cui la Giunta regionale toscana ha disposto, nel novembre scorso, l’attribuzione della medaglia d’oro Pegaso a otto testimoni delle barbarie del Novecento che da anni sono coinvolti nei Viaggi della Memoria e nelle altre iniziative organizzate in Regione sul tema del ricordo e dell’elaborazione dei traumi del secolo scorso come il meeting al Mandela Forum di Firenze che ogni due anni è occasione di richiamo per diverse migliaia di studenti.
Andra e Tatiana Bucci, Vera Jarach Vigevani, Vera Michelin Salomon, Gilberto Salmoni, Kitty Braun, Marcello Martini e Antonio Ceseri (quest’ultimo recentemente mancato): a Palazzo Strozzi Sacrati, e a poche ore dalla partenza dell’undicesimo Viaggio della Memoria, una solenne cerimonia ha rappresentato un ulteriore e alto momento di condivisione su temi che restano attuali.
“L’urgenza di riflettere nuovamente su questo passato viene purtroppo anche dal presente in cui viviamo, nel quale alcuni tratti di un passato ignominioso sembrano purtroppo riemergere” ha sottolineato il presidente della Regione Enrico Rossi nel corso della cerimonia, presentata dal giornalista Adam Smulevich.
Commoventi e significative le parole delle e dei premiati, che hanno invitato a tenere alta la guardia contro ogni forma di odio e discriminazione. Ad essere presentate diverse Memorie: le Leggi razziste del ’38, la Shoah, ma anche la repressione dei gruppi di antifascisti e di chi, in divisa, scelse di non aderire alla RSI.
Tatiana Bucci e Vera Jarach Vigevani si sono poi unite agli oltre 500 ragazzi coinvolti in questa edizione del Viaggio, partito dalla stazione Santa Maria Novella del capoluogo toscano alla volta di Auschwitz. Coinvolte nel viaggio, organizzato in collaborazione con il Museo della Deportazione di Prato e sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Associazione nazionale ex Internati nei lager nazisti , Associazione ARCI Gay, Associazione Sinti Italiani insieme alle Comunità ebraiche di Firenze, Livorno e Pisa e alla Comunità Rom fiorentina.
“Vado con il timore delle emozioni che possono assalire alla vista dei luoghi dello sterminio ed al ricordo dei racconti dei nostri anziani e nonni che soffrirono l’incubo della discriminazione e il terrore della deportazione. Ma vado anche – ha osservato l’assessore del Comune di Firenze Sara Funaro alla partenza – con la consapevolezza dell’importanza di ricordare a cosa può portare l’odio per i diversi, per i più deboli”.

(20 gennaio 2019)