Firenze – Nel nome di Enrica

Non c’era più un posto libero a Firenze nella grande sala del Cinema teatro della Compagnia nella centrale via Cavour, gestito dalla Regione, dove nel Giorno della Memoria è stato proiettato il film “Una donna poco più di un nome”, documentario ideato e realizzato con grande bravura dalla regista Ornella Grassi che ne interpreta anche il personaggio in alcune scene. Il filmato ricostruisce con precisione la vita e l’opera scientifica della ferrarese Enrica Calabresi (1891-1944) venuta a Firenze per proseguire gli studi scientifici. Qui, laureatasi in Scienze Naturali, aveva subito lavorato alla Specola, sistema museale di Ateneo, dedicandosi allo studio degli insetti e divenendo una nota entomologa. Nel periodo della prima guerra mondiale, Enrica, profondamente colpita dalla tragica morte in trincea del giovane scienziato De Gasperi cui era affettivamente legata, aveva voluto dare la sua opera di crocerossina e negli Anni ’30, prima della nomina all’Ateneo pisano, aveva anche insegnato al liceo Galileo ed a Firenze rimarrà dopo l’espulsione dall’Università come docente nella scuola ebraica. La sua vita e la sua tragica morte – si suicidò con del veleno in prigione dopo la cattura – sono ben narrate nel libro “Un nome” scritto da Paolo Ciampi ed edito nel 2006 dalla Giuntina.
Nel docufilm “Una donna poco più di un nome” spezzoni di documentari storici si alternano alle testimonianze di chi ricorda Enrica o ne ha studiato i suoi scritti ed in particolare ai racconti dell’anziano nipote Francesco su cui la zia aveva riversato tutto il suo affetto, e che come chimico ne aveva ereditata la passione per le ricerche scientifiche; ancora vive nella loro casa di campagna a Castel San Pietro, presso Bologna, dove verrà presto fatta la seconda proiezione.
Il film è stato presentato con grande efficacia dai rettori delle Università di Firenze e di Pisa e Daniela Misul, quale suo presidente, ha portato il saluto della Comunità ebraica.
Al termine della proiezione un prolungato applauso ha ringraziato la regista e i suoi bravissimi collaboratori.
A Firenze la sala di entomologia del Museo della Specola porta il nome di Enrica Calabresi e lo stesso avverrà per un’aula di Pisa, città che le ha già intitolata una strada.

Lionella Viterbo

(28 gennaio 2019)