donazioni…

Nel brano di Torah che leggeremo domani mattina, si comanda di raccogliere offerte per la costruzione del Mishkan – il Santuario mobile del deserto. Ci fanno notare i commentatori che è scritto: “… e prendano per me un’offerta…”. A proposito di ciò essi si chiedono perché è scritto:
“e prendano” e non “… e diano a me”.
Il Santo Benedetto Egli sia, non ha bisogno di offerte per se stesso.
Infatti, le donazioni che venivano elargite – le donne si privarono persino dei loro specchi per donarli – servivano sì a costruire il Santuario, ma anche e soprattutto, per far sì che ogni ebreo – uomo o donna – sentisse la responsabilità dell’appartenenza al popolo e sentisse il Tempio come una parte di sé.

Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna