Oltremare – Farfalle

daniela fubiniSveglia come al solito alle 5.55 (hamsa, cinque, porta bene) e la radio invece di recitare lo Shemà come ogni mattina prima delle notizie delle sei parla di un missile che pochi minuti prima ha colpito una casa nel centro di Israele. Casa sfasciata, feriti di ogni età per fortuna non gravi. Un altro errore? Sarà davvero il caso che qualcuno tolga le dita di questi terroristi della domenica (pardon, del lunedì) dai bottoni rossi con scritto “fire”, e in fretta. Se no poi tutto il mondo condannerà Israele per aver raso al suolo palazzi e bunker di Hamas o di altre compagnie di pessime merende. E pensare che questa settimana volevo parlare di farfalle. Un miliardo di farfalle stanno attraversando Israele in viaggio verso Cipro e da lì all’Europa, per arrivare presto in climi più freschi e adatti alla riproduzione. Ma i telegiornali non ce l’hanno detto in anticipo e così qualche giorno fa ci siamo svegliati tutti, chi facendoci più caso chi meno, in campagna come in città, invasi dalle farfalle. Ora siccome in Israele può succedere che ci siano altre cose volanti o saltellanti parecchio meno piacevoli che decidono di venirci a trovare in massa (cavallette, scarafaggi di ogni colore e misura, e via zompettando: benvenuti in medio oriente!), il fatto di vedere nugoli di farfalle colorate che ci usano come autostrada senza pedaggio è stato un momento abbastanza surreale e allegro. Devono poi essersi un po’ confuse, le farfalle, perché il tempo è tornato inopinatamente freddo e piovoso e probabilmente a qualcuna si sarà guastato il gps, e a Cipro non ci sarà mai arrivata poverina. Dunque passate le farfalle, piove. E la pioggia ci basta, grazie tante. Non abbiamo nessun bisogno che piovano anche missili.

Daniela Fubini, Tel Aviv