Il Meis sul New York Times

“La storia dell’ebraismo italiano potrebbe sembrare una saga di sofferenze e traumi: schiavitù sotto i romani; Inquisizione e persecuzioni da parte della Chiesa cattolica; segregazione forzata in quartieri angusti nel Medioevo. Il primo Ghetto in assoluto fu inaugurato a Venezia nel 1516. Mentre il ventesimo secolo fu testimone dell’ascesa del fascismo, delle leggi razziali antisemite e della Shoah in cui 7700 dei 44500 ebrei italiani fu ucciso. Al tempo stesso esiste però un’altra parte di storia ebraica italiana da conoscere: una storia di accoglienza, integrazione e persino di aperto apprezzamento”.
Il New York Times presenta in questi termini la sfida del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara, che approda con grande evidenza sulle pagine di uno dei più influenti quotidiani al mondo. Un museo che, sottolinea il New York Times, esplora “la lunga e complessa relazione tra italiani ed ebrei”.
“Il Meis racconta la storia di una minoranza integratasi nella società italiana e al tempo stesso capace di mantenere la sua identità, sia culturale che religiosa, senza assimilarsi. Un modello e un punto di riferimento per la società italiana e quella occidentale” sottolinea il presidente del Meis, Dario Disegni. Un messaggio che osserva il quotidiano newyorkese, “in un’epoca in cui l’Italia e altri Paesi europei sono messi alla prova da nuove ondate di immigrazione e da una crescente intolleranza, potrebbe dare al Meis una risonanza e uno scopo ancor più ampi di quelli normalmente associati a un museo storico”.
“Il dialogo aperto con la società italiana ha arricchito il mondo ebraico e al tempo stesso la società italiana, positivamente contaminata da valori ebraici” dice invece Simonetta Della Seta, direttrice del Meis. Proprio Della Seta spiega al New York Times il significato della mostra “Il Rinascimento parla ebraico” da poco inaugurata nel segno di questo proficuo confronto di storie, tradizioni, fermenti culturali. Mentre è Andrea Pesaro, presidente della locale comunità ebraica, a raccontare il significato storico di una presenza a Ferrara, tra impegno di Memoria e sguardo rivolto al futuro nonostante i numeri esigui.
Un viaggio, quello del NYT nei luoghi del Meis e della Ferrara ebraica, che è arricchito da un suggestivo reportage fotografico.

(24 aprile 2019)