Cdec, un futuro di progetti

IMG_20190722_155701299_HDR_2Il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano sempre più al centro del panorama culturale della città e nazionale. Tanti progetti portati avanti, altrettanti in cantiere con il trasferimento del Cdec – previsto nel prossimo futuro – nella struttura del Memoriale della Shoah, a due passi dalla Stazione Centrale di Milano, a segnare un passaggio fondamentale per l’ente. Ospite di Redazione Aperta, il seminario della redazione giornalistica UCEI in corso a Trieste, il direttore del Cdec Gadi Luzzatto Voghera, racconta l’evoluzione di questi anni dell’ente, punto di riferimento per la ricerca sulla storia dell’ebraismo italiano. “In questi tre anni il Cdec è cambiato moltissimo – racconta Luzzatto Voghera, alla direzione dal settembre 2016 – Non c’è stata una cesura rispetto al passato ma abbiamo lavorato in continuità con quanto fatto dalla direzione precedente, sviluppando molte delle risorse al nostro interno per rispondere alle sfide del presente. Serviva lavorare sulla comunicazione e rendere il logo Cdec più riconoscibile. Servivano nuovi progetti e collaborazioni internazionali”. E così sono state portate avanti e messe in cantiere molte iniziative: dopo la ricerca guidata dalla storica Liliana Picciotto sugli ebrei scampati in Italia (che ha portato alla pubblicazione per Einaudi del libro Salvarsi – Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah 1943-1945), una nuova e altrettanto approfondita indagine è in corso, dedicata al mondo ebraico e Resistenza. “Sono tanti gli interrogativi aperti: non solo quanti ebrei scelsero la Resistenza, ma anche perché, in quale forma, dove”, ha spiegato Luzzatto Voghera, sottolineando la diversità dei fronti che verrano analizzati nella ricerca.
Rispetto allo spostamento all’interno del Memoriale della Shoah, il direttore ha sottolineato come sarà un “punto di svolta per il Cdec. Ci sono grandi progetti di riqualificazione su tutta l’area e la vicinanza con la Stazione Centrale è strategica: la nostra presenza lì, con una nuova biblioteca, con 20 posti a sedere, ci renderà molto più coinvolti nella città e ci renderà più accessibili, anche per i giovani”. Sul tema giovani, spiega Luzzatto Voghera, molto si è puntato per dare nuove forze all’ente che può contare ad esempio sula presenza dei volontari del Servizio Civile Universale.
In questo quadro di cambiamento, il direttore del Cdec si dice soddisfatto di quanto fatto fino ad oggi e della collaborazione di chi lavora per l’ente. “Abbiamo fatto molto e abbiamo ancora grandi margini”.