Daniela Misul (1958-2019)

Dolore e cordoglio, nell’ebraismo italiano e nella città di Firenze per la scomparsa di Daniela Misul, presidente in carica della Comunità ebraica fiorentina, che guidava dal dicembre del 2017 e che aveva già presieduto in un precedente mandato dal 2006 al 2010. La prima esperienza in Consiglio risale al 2003. Aveva 61 anni.
Attiva fino all’ultimo, ha guidato il Consiglio e si è relazionata con tutti gli iscritti mettendo al centro carisma, generosità e concretezza. Il baricentro di un impegno che è sempre stato della medesima intensità, con incarichi ufficiali o come semplice volontaria.
“Cara Daniela, è difficile rassegnarsi a perderti in maniera così rapida e silenziosa ma siamo certi che il tuo ricordo e la potenza del tuo esempio rimarranno sempre con noi” la piange tra gli altri il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “In questi anni – aggiunge il primo cittadino – Daniela è sempre stata al nostro fianco nelle tante iniziative legate alla memoria della Shoah e al dialogo interreligioso. Voglio ricordare in particolare il nostro comune impegno verso l’introduzione anche a Firenze delle ‘pietre d’inciampo’ per ricordare le vittime delle persecuzioni, che saranno posizionate a partire dal 27 gennaio 2020, Giornata della Memoria, e l’inaugurazione del Memoriale italiano di Auschwitz a Gavinana, simbolo dell’orrore e della barbarie umana e monito per le generazioni future”.
“Daniela – ha affermato la vicesindaca Cristina Giachi – era molto attiva nei progetti interreligiosi ed educativi. È stata uno dei motori dei progetti culturali ed educativi sulla memoria. Ha animato il confronto interreligioso ed è stata una delle protagoniste de ‘Le chiavi della città’, sempre preoccupata dell’importanza fondamentale per la comunità civica di favorire una memoria consapevole soprattutto nei cittadini più giovani”.
“La Comunità tutta di stringe al cordoglio dei famigliari e di tutti coloro che le hanno voluto bene e apprezzato il suo grande impegno per la collettività ed in particolare per la nostra Comunità, che amava come una famiglia” si legge nella comunicazione a firma del Consiglio della Comunità fiorentina, del suo segretario Emanuele Viterbo e del rabbino capo Amedeo Spagnoletto, in cui si dava la notizia della scomparsa.
A ricordare l’impegno “caratterizzato da passione, generosità, massima apertura al confronto con gli iscritti, verso le istituzioni e la società fiorentina”, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “Daniela, donna straordinaria, amica e punto di riferimento per tutti noi, ha lavorato in profondità e con ferma convinzione per il rafforzamento della sua comunità, donando valori e spazi di vitalità civile all’intera città di Firenze. – le parole della presidente UCEI – Una traccia viva, che resterà per sempre con noi, di cui l’intero ebraismo italiano le è riconoscente e debitore. In questo momento di immenso dolore tutta la nostra vicinanza ai familiari, agli amici, alla comunità di Firenze”.
Protagonista di molteplici iniziative in campo sociale e interreligioso, Misul era stata tra le anime del progetto “Le chiavi della città” che aveva messo in relazione, con modalità nuove, il mondo della scuola con la realtà ebraica locale e con quella islamica. Sua anche l’idea di dar vita a dei laboratori di preparazione delle challot, il pane dello Shabbat, che per anni animavano i locali di via Farini. Due esperienze tra le tante che danno la cifra di un’esperienza nel segno delle porte aperte e della volontà di confronto con tutta la società fiorentina.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Daniela – il ricordo commosso di Sara Cividalli, Consigliera UCEI (nell’immagine, assieme a Misul durante un incontro nel giardino del Tempio Maggiore di Firenze) – era una donna molto accogliente, che ha vissuto la Comunità come una famiglia. Sempre presente, con molto amore. Non si è mai tirata indietro. Anche fuori dal Consiglio ha lavorato duramente per le cose che le stavano più a cuore: a partire dai bambini, dalla scuola”.
“Daniela – spiega il segretario Viterbo – era una persona speciale, un’amica prima ancora che la presidente di questa Comunità. Sono molti i ricordi che riaffiorano in questo momento di grande dolore. Daniela, in ogni iniziativa, ha sempre dimostrato una capacità fuori dal comune di instaurare rapporti di amicizia e di farsi voler bene davvero da tutti. Una capacità che ha permesso di risolvere con una semplice telefonata questioni anche piuttosto spinose”.
Una grande umanità e una speciale capacità di interlocuzione con ogni tipo di referente ne hanno fatta una persona apprezzata in ogni sede, dai vertici dell’amministrazione cittadina, ai responsabili dell’associazionismo, ai leader delle diverse comunità religiose. Nel 2009 Daniela era stata inoltre tra le protagoniste della nascita della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con un praticante giornalista anche a Firenze.
Il funerale avrà luogo domani al cimitero ebraico di via di Caciolle 13 alle 14.30, dopo una cerimonia commemorativa che avrà inizio alle 13.30 nel giardino della sinagoga.
L’occasione per dare l’ultimo saluto a una donna straordinaria, che non sarà dimenticata.
Sia il suo ricordo di benedizione.

(8 agosto 2019)