Il vertice dei grandi della Terra

rassegnaAl via ieri a Biarritz, in Francia, la riunione dei G7, apertasi con un incontro-pranzo a sorpresa tra il presidente Usa Trump e il presidente francese Macron. Quest’ultimo ha detto di aver due obiettivi fondamentali: “Diminuire le tensioni e aggiustare la situazione riguardo i commerci, e trovare nuove strade per rilanciare la nostra economia”. L’obiettivo francese – e non solo – è quello di cercare di porre un freno alla guerra commerciale tra Usa e Cina, che sta influenzando in negativo l’economia mondiale (Corriere e La Stampa). Altri temi caldi del G7, i rapporti con la Russia, la minaccia iraniana e l’accordo sul nucleare (che Francia, Germania e Gran Bretagna vorrebbero conservare), e il clima, con la situazione critica dell’Amazzonia (La Stampa).

Israele risponde alla minaccia iraniana. Israele ha confermato di aver colpito nella notte in Siria per contrastare un attacco con droni da parte della Guardia Rivoluzionaria iraniana. “Abbiamo appena impedito un attacco su larga scala di droni killer (lanciati) contro Israele, – ha dichiarato l’esercito israeliano nella notte – colpendo agenti della Forza Quds iraniana e obiettivi della milizia sciita in Siria”. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha poi aggiunto: “L’Iran non ha immunità da nessuna parte. Ho dato istruzione di prepararsi a qualsiasi scenario. Continueremo ad agire contro l’Iran e i suoi agenti con determinazione e responsabilità per la sicurezza di Israele”. Intanto, su un altro versante, continua l’operazione israeliana in Cisgiordania per assicurare alla giustizia tutti i responsabili dell’attacco terroristico palestinese che ha causato la morte della diciassettenne Rina Schnerb. Nell’attentato sono rimasti gravemente feriti anche il padre e il fratello della giovane.

Sul grande schermo a Venezia. II regista Mauro Caputo ha completato la trilogia di film ispirati all’opera di Giorgio Pressburger, scrittore mitteleuropeo scomparso nel 2017. La pellicola sarà presentata alla Mostra di Venezia e gravita attorno al racconto La legge degli spazi bianchi, che, scrive il Corriere Lettura, “raccoglie molto della vicenda personale di Pressburger: la religione ebraica ma soprattutto l’elaborazione del definitivo distacco dal fratello gemello Nicola”. A Venezia sarà presentato anche J’accuse di Roman Polanski, dedicato alla nota storia di Alfred Dreyfus e della congiura antisemita ai suoi danni (Gazzetta del Mezzogiorno).

Freud a Londra. A 80 anni dalla morte di Sigmund Freud, sul Domenicale del Sole 24 Ore Mario Telò visita la casa del fondatore della psicoanalisi a Londra, oggi un museo. “Quando, nel 2019, visitiamo la casa londinese di Freud, e riviviamo le tragiche esperienze del migrante – dislocato e alienato, ieri come oggi – nello stesso tempo ci possiamo sdraiare, con la mente, su questo divano che ci offre riparo in uno spazio primordiale”, scrive Telò.

La traduzione dei 70. Con il volume dei Profeti si conclude il lavoro di traduzione della Bibbia dei Settanta (la traduzione in greco ordinata da re Tolomeo filadelfo, nel secondo secolo a.e.v, a 72 Maestri ebrei) guidato dallo studioso Paolo Sacchi e pubblicato dall’editrice Morcelliana. A spiegare la genesi del progetto, Massimo Giuliani su Avvenire.

Discutere di laicità. In Québec nel giugno di quest’anno è stata votata una legge che vieta a giudici, poliziotti, insegnanti e in generale agli impiegati pubblici di indossare simboli che possano rivelare la loro appartenenza religiosa. A lavoro non si possono indossare kippot, turbanti o hijab. “Un popolo che ha già scelto la forma di una democrazia egalitaria che rispetta i diritti (come quando abbiamo adottato la Carta dei diritti), può permettersi, con un voto maggioritario, di limitare i diritti di alcuni dei propri cittadini? Di introdurre discriminazioni a spese di certe minoranze?”, si chiede il filosofo canadese Charles Taylor, in un articolo tradotto dal Corriere Lettura, in cui si mette in dubbio la legittimità della norma del Québec.

Daniel Reichel
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