Via Pacis, una corsa per il dialogo

Partenza da San Pietro, poi a seguire un passaggio davanti a Tempio Maggiore, Moschea, Chiesa Valdese e Chiesa Ortodossa.
Sono “pace, integrazione, inclusione e solidarietà” i principi ispiratori della Rome Half Marathon Via Pacis, corsa organizzata per il terzo anno da Roma Capitale e Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione e con l’organizzazione della Federazione Italiana di Atletica Leggera.
Ventuno chilometri di itinerario complessivo, che saranno percorsi domenica 22 settembre con l’obiettivo di valorizzare l’immagine di “Roma città dell’accoglienza e del dialogo tra le religioni”, come ha oggi sottolineato la sindaca Virginia Raggi nella conferenza stampa di presentazione dell’evento all’Ara Pacis. “Una manifestazione – ha poi aggiunto la sindaca – che è unica nel suo genere, nata dall’esigenza di dare testimonianza, attraverso lo sport, di valori come il rispetto e la solidarietà, e di fornire un contributo prezioso al dialogo interreligioso”. Due i percorsi proposti: uno di 21 chilometri, appunto; e uno più breve di cinque, aperto a tutta la cittadinanza e cui è ancora possibile iscriversi. Alle due prove sono attesi oltre 7mila partecipanti, in rappresentanza di 40 nazioni.
Diverse le comunità religiose che hanno aderito alla manifestazione, tra cui la Comunità ebraica romana oggi rappresentata in sala dagli assessori Giordana Moscati e Daniela Debach. Presente, per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, anche il segretario generale Uriel Perugia.
“Il prossimo 22 settembre la corsa, un gesto sportivo universale, unirà religioni e culture diverse nel nome del dialogo e del rispetto reciproco” ha affermato in conferenza stampa Alfio Giomi, presidente della Fidal. A sostenere l’iniziativa anche l’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, che festeggia in questi mesi “l’anno della tolleranza”.

(9 settembre 2019)