“Sukkot, una festa
per superare le barriere”

“È tradizione consolidata che in occasione della festa di Sukkot il presidente apra la sua residenza a tutti gli israeliani, e la sua sukkah diventa la sukkah del popolo. È una tradizione meravigliosa, che porta con sé il ricordo del pellegrinaggio del nostro popolo a Gerusalemme. Beit HaNasì, la residenza del Presidente, è la casa di tutti gli israeliani. La sukkah del presidente appartiene a ciascuno di voi ed è aperta a tutti”. È il messaggio del Presidente d’Israele Reuven Rivlin in occasione della festa di Sukkot che prende il via questa sera. Come negli anni passati, nella residenza presidenziale è stata costruita la tradizionale capanna con la partecipazione di diversi bambini. “A Sukkot, ci viene ordinato di lasciare le nostre case per trovare un rifugio temporaneo: la sukkah. – sottolinea Rivlin nel suo messaggio augurale – La sukkah è aperta a tutti e ci permette di vedere le persone e la natura che ci circonda. La sukkah, che è sempre fuori, ci permette di percepire e sentire ciò che facciamo fatica a vedere nella nostra vita quotidiana a causa dei muri che ci circondano. La sukkah ci fa uscire, invitandoci a notare cose e persone che normalmente non notiamo. Non viviamo in isolamento. Le nostre azioni hanno un’influenza decisiva sul nostro ambiente. Sukkot, più di ogni altra festa ebraica, simboleggia il legame tra l’umanità e la natura. Simboleggia il nostro viaggio verso la Terra di Israele. E quando siamo qui, in Israele, dovremmo ricordare che il nostro viaggio non è ancora finito. Dobbiamo far fiorire e sviluppare la terra, guardandoci intorno e ascoltando”.
Sul fronte politico intanto Rivlin sta facendo le sue valutazione e sembra non essere intenzionato a concedere al Primo Ministro Benjamin Netanyahu del tempo supplementare per formare una coalizione di governo. Probabilmente darà quindi il mandato al leader del partito Kachol Lavan Benny Gantz, secondo quanto riportano i media israeliani.
Netanyahu, incaricato di formare un governo il 25 settembre scorso, ha ancora 11 giorni per provare a mettere insieme una maggioranza alla Knesset. Se dovesse fallire, Gantz allora avrà a disposizione 28 giorni per farlo.