“No alla violenza, messaggio di vita”

Una palma da datteri ha trovato collocazione nella Terrazza del Pincio, uno dei luoghi più simbolici di Roma. L’iniziativa è del Keren Kayemeth LeIsrael, in collaborazione con la fondazione Donna Donna Onlus. Una piantumazione “per la vita” e “contro l’indifferenza”. Un messaggio condiviso per dire no alla violenza sulle donne nella giornata internazionale dedicata a questo tema. Molte le testimonianze (di donne e non solo) alla cerimonia, svoltasi alla presenza dell’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede Oren David. Ad intervenire, tra le altre, Valeria Milano e Martina Mieli per il KKL Italia, la fondatrice di Donna Donna Onlus Nadia Accetti, l’assessore Giordana Moscati per la Comunità ebraica di Roma, Silvana Hannuna Limentani e Roberta Anticoli Nahum per l’Adei Wizo. Tra i vari ospiti, insieme a rappresentanti di Polizia, Vigili del Fuoco, Marina militare e Municipio I, e al vescovo Paolo Ricciardi, ha preso la parola anche Luigi De Salvia, presidente di Religions for Peace.
“Nell’ebraismo – ha detto Mieli – il bene della vita è un bene supremo. Ogni volta che si fa qualcosa per gli altri, questo migliora noi stessi, rendendoci liberi dal mito della perfezione e da ogni discriminazione. Quando ho conosciuto Nadia, ho preso personalmente carico a nome del Keren Kayemeth LeIsrael di abbracciare la sua causa, prefissandoci insieme, come obiettivo, quello di lasciare un segno tangibile nello stile della nostra Fondazione con una simbolica piantagione”.
Così invece Accetti: “Sono commossa ed entusiasta per questo momento prezioso che porta luce e calore nelle mie cicatrici del corpo e della anima. Sono rinata dopo una violenza subita a 16 anni e taciuta. Oggi piantare un albero insieme a tante realtà tutte unite è un sogno, la mia vittoria su anni di dolore e paure. È un atto sacro. Vogliamo donare vita, coraggio, speranza, un caldo abbraccio a tutte le vittime di ogni forma di violenza. Solo l’amore salva. Ringrazio immensamente le istituzioni, tutte le realtà che da anni ci supportano e in particolare il Keren Kayemeth che, con la sua storia e sensibilità, ha permesso tutto questo”.

(25 novembre 2019)