“Da Gaza stop attacchi contro Israele,
altrimenti colpiremo su larga scala”

Oltre 40 razzi lanciati dalla Striscia di Gaza in meno di 24 ore. Continua l’aggressione da parte della Jihad islamica, il movimento terroristico sostenuto dall’Iran, nei confronti del Sud d’Israele. E continua la risposta dell’esercito israeliano che in queste ore ha colpito diversi centri strategici del gruppo terroristico palestinese nell’enclave controllato da Hamas. “L’Israel defence force risponderà in modo aggressivo alle attività terroristiche della Jihad islamica, che minacciano i cittadini di Israele e danneggiano la sua sovranità”, ha avvertito l’esercito attraverso i social network mentre fanno il giro del web le immagini di un parco giochi per bambini colpito da un missile sparato da Gaza. “Cari cittadini del Sud d’Israele le sirene risuonano anche nei nostri cuori. Vi abbraccio e sono orgoglioso della vostra resilienza, che è d’ispirazione per tutti noi”, il messaggio del Presidente Reuven Rivlin in questo nuovo momento di tensione. Il primo ministro Benjamin Netanyahu è in contatto con i sindaci di Sderot e Ashkelon, due città del sud bersagliate dai missili, e ha avvertito Hamas e la Jihad islamica che Israele ha in serbo nuove “sorprese” per i gruppi terroristici se la pioggia di razzi dovesse continuare. “Hamas e la Jihad islamica devono capire che tutto questo non può continuare”, ha dichiarato Netanyahu. “Se non fermeranno completamente il lancio di razzi, entro oggi, saremo costretti ad attivare il piano per un’operazione su larga scala che abbiamo preparato”. Il premier ha poi affermato che le imminenti elezioni non influiranno sulle sue decisioni rispetto alla minaccia da Gaza: “la guerra è l’ultima risorsa, – ha dichiarato in un’intervista in queste ore – ma potrebbe non esserci via di scampo”.

Netanyahu ha parlato della possibilità di dare il via alla “madre di tutte le operazioni” nella Striscia di Gaza mentre il ministro della Difesa Naftali Bennett ha puntato il dito contro Teheran, che finanzia il terrorismo palestinese. Riferendosi alla decisione di Israele di colpire la Jihad islamica anche in Siria (sei terroristi sono stati uccisi in un raid israeliano nella notte, riportano i media locali), Bennett ha affermato: “ieri sera abbiamo portato il campo di battaglia dalla periferia (di Gaza) nel profondo della Siria… e per quanto mi riguarda, andremo ancora più lontano alla fonte: e la fonte è l’Iran”.