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L'Unione informa
 
    19 aprile 2009 - 25 Nisan 5769  
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Moked - il portale dell´ebraismo italiano
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  Benedetto Carucci Viterbi Benedetto Carucci Viterbi, 
rabbino 
Il tempo - nei giorni e nelle settimane che separano Pesach da Shavuot, la liberazione dalla rivelazione - è contato ed enumerato. Un precetto ben strano che sembra soprattuttointrodurci alla necessità della consapevolezza e al superamento della semplice e comoda abitudine. 
La svolta impressa da Obama nella politica estera degli Stati Uniti, compresa la stretta di mano a Hugo Chavez, genera perplessità, forse stupore, comunque suscita interrogativi che possono essere sintetizzati in tre profili politici. Il primo dipinge l’attuale amministrazione americana come terzomondista. Sembra più uno slogan che non un’analisi reale. Il secondo insiste sul fatto che Israele non costituirebbe più una priorità politica per l’amministrazione americana, tutta tesa a risolvere e chiudere i conflitti ereditati dall’amministrazione Bush. Il terzo legge la politica estera americana come l’abbandono del paradigma petrolifero. In questa terza ipotesi il problema è rappresentato da una scommessa sul futuro (anche energetico) alimentata anche dalle domande indotte dall’attuale crisi.
Sotto questo profilo è il conflitto di civiltà ad essere delegittimato e a costringere tutti i protagonisti a trovare nuove fonti di legittimità. La domanda è dunque: quale ruolo avrà Israele in questa dimensione?  E poi: che cosa significa in questo quadro la difesa di Israele da parte delle diaspore ebraiche? E' ancora utile o significativo, parlare di antisemitismo?
David Bidussa, storico sociale delle idee David Bidussa  
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  Anna Momigliano Rotschild Boulevard - A Capodanno
non si scende in campo


E quelli Per favore, non fateci giocare durante Rosh Hashana e Yom Kippur. La squadra di football della Grande Mela New York Jets ha chiesto alla National football league (Nfl) di modificare il calendario delle partite in segno di rispetto alle festività religiose. I Jets, che annoverano molti fan di fede ebraica, dovrebbero infatti giocare contro la squadra del New England il prossimo 20 settembre, data in cui cade Rosh Hashana. Inoltre i Jets hanno in programma una partita con il Tennessee per la domenica successiva. Cioè la
sera di Yom Kippur. Risultato? Il proprietario della squadra Woody Johnson ha inviato una lettera alla Nfl in cui chiede di anticipare le due partite anche solo di poche ore, in
modo che non cadano di sera: “Siamo flessibili e saremmo più che contenti di lavorare con la federazione per accomodare il maggior numero di fan”. Del resto, ha ricordato,
l'attuale calendario potrebbe mettere in difficoltà anche i New York Giants, altra squadra che ha molti fan ebrei. 
 
 
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Rimbalza sui giornali di oggi la minaccia di un imminente attacco israeliano ai siti nucleari dell’Iran. Secondo il Times, scrive Francesco Battistini sul Corriere della sera, l’azione potrebbe essere imminente. Accanto ai segnali politici, a indicare che
“qualcosa prima o poi ci si aspetta” vi sarebbe la simulazione di attacco missilistico
dall’Iran in programma per la prima settimana di giugno (“La più grande esercitazione
nella storia d'Israele” secondo il generale Yair Golan). “Alle 11  in punto – scrive
Battistini - le sirene strilleranno dalla Galilea al Negev. Tv, radio, Web avvertiranno di
nascondersi nel rifugio più vicino. Scuole e uffici si svuoteranno. Il premier Bibi
Netanyahu riunirà il governo in una località segreta”. “A giugno – continua - con le
simulazioni, si cominceranno a distribuire anche 5 milioni di maschere a gas: «Con Saddam abbiamo imparato a scartarle, scrive il giornale Yedioth Ahronot, con Ahmadinejad impareremo a usarle».
Sempre in tema di Medio Oriente sul Giornale Andrea Tornielli riflette sul prossimo viaggio del Papa che tra l’8 e l’11 maggio sarà in Giordania, Israele e Autonomia palestinese. “Niente politica nel viaggio del Papa in Terrasanta”, titola il quotidiano. Anche se, scrive Tornelli “le ricadute politiche saranno molteplici, e la Santa Sede teme strumentalizzazioni in questo senso”.
E’ dedicato invece al processo di pace un approfondimento di Rita Di Leo sul Manifesto che, a partire da una recente corrispondenza da Washington pubblicata da
Yedioth Ahronoth sugli orientamenti dell’amministrazione Obama, si sofferma con toni
piuttosto critici sul rapporto tra ebraismo diasporico e Israele.
Sul fronte culturale si segnala sul Corriere della sera un’intervista di Nuccio Ordine a George Steiner, in procinto di compiere 80 anni. Il grande critico letterario parla di idee e rimpianti. Tra questi ultimi, il non aver capito subito l’importanza del femminismo e non aver proseguito lo studio dell’ebraico, abbandonato da ragazzo per il greco e latino. “Adesso – dice - alla fine del mio percorso, questa lingua mi manca, perché la cultura ebraica ha segnato tutta la mia esistenza". Infine sul Sole 24 ore un altro compleanno, quello di Rita Levi Montalcini, che in questi giorni compie cent'anni.

Daniela Gross

 
 
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Durban 2, Ahmadinejad in viaggio verso Ginevra dove incontrerà il presidente svizzero
Teheran, 19 apr
Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è partito oggi alla volta di Ginevra, dove presenzierà alla Conferenza dell'Onu di riesame sul razzismo che prende il via domani e incontrerà il presidente svizzero Herz. Israele, ha affermato oggi il vice ministro degli  Esteri Dany Ayalon, è rimasto sorpreso dalla decisione dell'incontro  fra i due presidenti e ha inoltrato una protesta a Berna. 
Fonti politiche israeliane, citate dalla radio militare israeliane, hanno affermato che "non c'é alcuna giustificazione per un incontro a così alto livello con un dirigente che nega sistematicamente l'Olocausto, che esporta odio ed antisemitismo, che invoca la distruzione dello stato di Israele ed impicca nelle piazze del suo Paese donne, uomini e bambini".
Israele ha deciso di boicottare la conferenza Durban 2 e si é felicitato con quei Paesi che hanno adottato lo stesso atteggiamento, fra cui Stati Uniti ed Italia. In Israele si fa infine notare la coincidenza tra l’avvio della conferenza da cui si prevede giungano forti attacchi nei suoi confronti e l’inizio delle solenni cerimonie per la giornata della Shoah.
Quando, nel giugno dell'anno scorso, il presidente iraniano si recò a Roma per
partecipare ad un vertice straordinario della Fao sulla crisi alimentare nel mondo, non fu ricevuto da alcuna autorità di governo italiana.

Mitchell e Mubarak, uno stato palestinese unica soluzione del conflitto mediorientale

Il Cairo, 19 apr
La sola soluzione del conflitto israelo-palestinese è la costituzione di uno Stato
palestinese, accanto allo Stato ebraico. Queste le conclusioni dell’incontro, ieri tra l’inviato americano in Medio Oriente George Mitchell e Cairo il presidente egiziano Hosni Mubarak. L'inviato Usa, che nei giorni scorsi era stato in Israele e nei Territori palestinesi, ha ribadito che "la questione palestinese è in cima all'agenda della nuova amministrazione americana" e che gli Usa "faranno il massimo per risolvere il problema". 

Turchia, "la Siria vuole riprendere i colloqui di pace indiretti con Israele"
Beirut, 19 apr
La Siria vuole riprendere i colloqui di pace indiretti con Israele, interrotti dall’
autunno del 2008. Lo ha affermato il consigliere presidenziale turco, Arshad Hurmuzlu, in un’intervista al quotidiano panarabo saudita al Sharq al Awsat edito a Londra."La Siria ha espresso il desiderio di riprendere i colloqui indiretti con Israele - ha detto Hurmuzlum - Tutti aspettano di conoscere la politica estera israeliana, perché il processo di pace richiede desiderio e serietà da entrambe le parti". I negoziati diretti tra Siria e Israele, in formale stato di belligeranza fin dal 1947, si erano bloccati nel gennaio 2000. Quelli indiretti, mediati dalla Turchia, erano ufficialmente ripresi circa un anno fa ma erano stati poi sospesi in autunno a causa della crisi politica interna israeliana.
 

 
 
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